Milano come New York: cimitero dei morti per Coronavirus non reclamati, 600 croci bianche tutte uguali

Milano come New York: cimitero dei morti per Coronavirus non reclamati, 600 croci bianche tutte uguali
Milano come New York: cimitero dei morti per Coronavirus non reclamati, 600 croci bianche tutte uguali
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Mercoledì 22 Aprile 2020, 11:35 - Ultimo aggiornamento: 13:06

Una storia drammatica, una delle tante purtroppo scritte dall'emergenza coronavirus. E c'è anche la «tragedia nella tragedia», come l'ha definita il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Un cimitero con 600 croci bianche tutte uguali, il campo 87 del cimitero Maggiore di Milano. «Questo spazio è quello dove sono stati sepolti coloro le cui spoglie non sono state richieste da un famigliare, la tragedia nella tragedia» ha detto Sala. 

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Si tratta dei defunti che le famiglie non hanno potuto reclamare nei cinque giorni prescritti dal nuovo regolamento comunale dei cimiteri, deciso proprio per l'emergenza Coronavirus, a volte perché in quarantena. E per due anni non si potranno costruire monumenti funebri 

«Sessantuno croci bianche spiccano sulla terra ancora brulla - scrive oggi Repubblica -  appena seminata a prato, del Cimitero Maggiore di Milano.Il nome e la data scritti sopra, raccontano la storia dei milanesi sconfitti nella battaglia del nemico invisibile. I caduti del Covid. Al 'Campo 87' c'è il primo cimitero di guerra in tempo di pace, seicento posti dedicati a chi morto lontano dai suoi cari, ostaggio del Coronavirus».  

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