Coronavirus in Italia, 322 contagi e 11 morti: sono 20 le province colpite

Coronavirus in Italia, 322 contagi e 11 morti: sono 20 le province colpite
Coronavirus in Italia, 322 contagi e 11 morti: sono 20 le province colpite
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Martedì 25 Febbraio 2020, 06:19 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 17:37

Coronavirus, sono tre ultraottantenni e una donna di 76 anni le ultime vittime in Italia. Le morti sono avvenute in Lombardia e in Veneto. I morti totali in Italia salgono quindi a 11 dall'inizio dell'epidemia. 
Morta donna in Veneto. È morta all'ospedale di Treviso la donna di 76 anni, positiva al Coronavirus, che era stata ricoverata oggi in rianimazione per complicanze respiratorie. Lo rende noto la Regione Veneto.

Prima che fosse individuato il 'caso indice', vale a dire il 38enne di Cologno, il coronavirus era già in circolazione nel lodigiano da «una/due settimane». Lo ha detto il direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Iss Giovanni Rezza confermando il focolaio «è abbastanza circoscritto». «Quasi tutto - ha precisato - è riconducibile all'epicentro dell'epidemia, che si trova nel lodigiano. Poi ci sono un paio di focolai più piccoli in Veneto. Ma gli altri sono casi che vengono dall'epicentro dell'epidemia».

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Nuovi contagi a Palermo, in Liguria e in Toscana: è risultata positiva al virus la turista di Bergamo in vacanza a Palermo che ieri sera è stata ricoverata nell'ospedale Cervello per i controlli dopo aver mostrato sintomi influenzali. Lo conferma la Regione siciliana che dice: «Abbiamo un sospetto caso positivo risultato tale all'esame del tampone». È stata disposta la quarantena per il gruppo di amici della donna e per le persone che sono state a stretto contatto coi turisti. Questo è il primo caso di coronavirus accertato nel Sud Italia. I contagi in Italia sono complessivamente 312.

«In Lombardia sono stati eseguiti 1.752 tamponi per verificare la positività al coronavirus. Di questi 206 sono risultati positivi, l'11,8%». Dei contagiati «il 40% è in ospedale, ma sta bene. Solo 21 hanno una situazione particolarmente critica e compromessa e sono ricoverati in terapia intensiva, mentre altri 77 sono ricoverati in altri reparti». Lo ha detto l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, in Consiglio regionale della Lombardia. Il coronavirus, ha spiegato, ha «una forte contagiosità e si propaga velocemente».

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Un caso di positività al coronavirus si è verificato a Treviso. Lo rende noto la Regione Veneto. Si tratta di una donna di 76 anni, con importanti patologie pregresse. Oggi, in seguito a un peggioramento della sintomatologia respiratoria, l'anziana è stata sottoposta al test dai sanitari del reparto malattie infettive dell'ospedale di Treviso risultando positiva. Attualmente è ricoverata in rianimazione.

È risultato negativo al test del coronavirus il marito della turista bergamasca risultata positiva al Codiv-19. L'uomo ha eseguito il tampone faringeo dopo il ricovero della moglie all'ospedale Cervello ma è risultato negativo. Primo caso di positività al Coronavirus in Liguria. Lo conferma la Regione Liguria.

L'avvertimento dell'Oms. Il mondo «semplicemente non è pronto» per fronteggiare la diffusione dell'epidemia di coronavirus. È l'avvertimento del capo missione dell'Oms in Cina, Bruce Aylward, da Ginevra. 

Due bus Flixbus bloccati al confine con la Croazia. Due autobus della compagnia Flixbus, uno in viaggio da Lione (Francia) a Fiume (Croazia) via Torino, l'altro da Torino a Zagabria, sono rimasti oggi fermi per ore al confine croato a causa di controlli sanitari collegati al coronavirus effettuati dalle autorità di Zagabria. Lo conferma Flixbus all'ANSA. Il pullman diretto a Fiume è arrivato a destinazione con oltre sette ore di ritardo a causa dei controlli di frontiera. Quello diretto a Zagabria ha accumulato, per gli stessi motivi, un ritardo di più di otto ore e mezza. Ieri la Croazia ha introdotto misure di controllo sanitario per tutte le persone provenienti dalle quattro regioni italiane considerate a rischio coronavirus: Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. Flixbus, per ragioni di privacy, non ha fornito dettagli su quante persone fossero a bordo dei due pullman, né la loro età e nazionalità. Tutti i passeggeri che viaggiavano sul pullman hanno potuto proseguire il viaggio dopo i controlli, conferma l'azienda.
Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, dice: «Si tratta di una donna di origine bergamasca presente in Sicilia con una comitiva e arrivata a Palermo prima dell'inizio dell'emergenza in Lombardia». «Il campione esaminato al Policlinico di Palermo - ha aggiunto il governatore - verrà immediatamente inviato allo Spallanzani per ulteriori verifiche. La signora, che è stata posta in isolamento al reparto di malattie infettive dell'ospedale Cervello, è pienamente cosciente e mi è stato riferito che non presenta particolari condizioni di malessere. Ringrazio tutti gli operatori perché la macchina sanitaria regionale si è mossa con prontezza ed ha dimostrato di essere pienamente allertata. Al termine degli accertamenti daremo tutte le informazioni necessarie».

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Liguria, due hotel in isolamento ad Alassio. Un’ordinanza sindacale è stata emanata per ordinare agli attuali ospiti dell’albergo di Alassio hotel “Al Mare” e hotel “Bel Sit” di via Boselli, ai loro proprietari, nonché ai loro dipendenti, dove è stata ospite la signora di 72 anni affetta da coronavirus, di rimanere in isolamento obbligatorio presso la stessa struttura. La misura si è resa necessaria dopo la notifica emessa e il ricovero della paziente al Policlinico San Martino di Genova per il primo caso di cononavirus registrato in Liguria. L’ordinanza del Comune di Alassio è stata preventivamente condivisa dall’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone e da ALISA che stanno accompagnando tutta la struttura comunale nella gestione dell’emergenza. Oltre a questa ordinanza è in corso una fase di screening di tutti coloro i quali hanno soggiornato a vario titolo negli ultimi 14 giorni per la loro individuazione e successiva quarantena obbligatoria nelle loro abitazioni.

Donna positiva a Barcellona: Una donna italiana di 36 anni residente a Barcellona e appena tornata dal Nord Italia è risultata positiva al coronavirus, scrive la Vanguardia. È il quarto caso in Spagna, dopo quelli registrati nelle Canarie e a Maiorca. Si tratta del quarto caso di Covid-19 confermato in Spagna dopo i due segnalati alle Canarie e uno a Maiorca, tutti stranieri. Attivato il protocollo sanitario per l'uomo che, residente a Barcellona, aveva viaggiato negli ultimi giorni nel nord Italia. Il National Center for Microbiology eseguirà il secondo test di conferma nelle prossime ore.  Ieri sera era risultato positivo un medico bergamasco a Tenerife, oggi è emerso che è stata contagiata anche la moglie. In quarantena la struttura alberghiera con mille ospiti. Quarantena per tre tifosi del Valencia che avevano seguito la loro squadra a Milano per la partita di Champions con l'Atalanta. 

Ricciardi: il 95% guarisce. «Dobbiamo ridimensionare questo grande allarme, che è giusto, da non sottovalutare, ma la malattia va posta nei giusti termini: su 100 persone malate, 80 guariscono spontaneamente, 15 hanno problemi seri ma gestibili in ambiente sanitario, solo il 5 per cento muore, peraltro sapete che tutte le persone decedute avevano già delle condizioni gravi di salute». Così Walter Ricciardi dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) in conferenza stampa alla Protezione civile a Roma.

Le parole del presidente Giuseppe Conte. Nelle zone che non sono focolaio del virus «non si giustifica la chiusura delle attività scolastiche». Lo ha detto il premier Conte alla Protezione Civile sottolineando che l'Italia è stata divisa in 3 zone: quelle focolaio, dove valgono le misure restrittive varate, un secondo livello «che si estende alle aree circostanti che presentano episodi da contagio indiretto» e un terzo livello che riguarda il resto d'Italia. E qui «sicuramente non ha ragione di esistere la sospensione si attività scolastiche». E ancora. «L'Italia è un Paese sicuro, in cui si può viaggiare e fare turismo, ci sono solo aree limitatissime con restrizioni; forse è un Paese più sicuro di tanti altri». Così il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa alla Protezione civile a Roma. «L'impatto economico del coronavirus sarà maggiore e richiede misure più incisive». Lo ha ribadito il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa alla protezione civile sottolineando che dopo le prime misure già decise il governo «ritornerà sulla questione con altri provvedimenti e altri stanziamenti». «Nessuno può pensare che ci accontenteremo delle misure prese», ha aggiunto.

Fontana: «Poco più di un'influenza». Il coronavirus «si sta diffondendo molto velocemente e dobbiamo mettere una barriera a questa diffusione. È chiaro che se si allarga molto il numero è chiaro che queste poche persone che possono avere delle conseguenze gravi rischiano di diventare tante». Lo ha detto il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, riferendo al Consiglio regionale sulla diffusione del coronavirus. Il coronavirus «si sta diffondendo molto velocemente e dobbiamo mettere una barriera a questa diffusione. È chiaro che se si allarga molto il numero è chiaro che queste poche persone che possono avere delle conseguenze gravi rischiano di diventare tante». Lo ha detto il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, riferendo al Consiglio regionale sulla diffusione del coronavirus.

Da Israele all'Irlanda, limitazioni ai viaggi da e per l'Italia. Si moltiplicano i Paesi che sconsigliano viaggi nelle aree a rischio d'Italia nel pieno dell'emergenza coronavirus. Ma le frontiere dei Paesi confinanti per ora restano aperte e nessuno ha chiesto di sospendere Schengen, ha fatto sapere l'Ue. Ma la paura non conosce confini. E se in Italia la psicosi ha colpito soprattutto le aeree del Nord intorno alle zone rosse del contagio, è scavalcando le Alpi che la situazione si sta complicando ora che il nostro Paese sta rafforzando la deprecabile posizione di terza nazione con più contagi nel mondo. Così Stati confinanti o meno stanno modificando il loro atteggiamento nei confronti dell’Italia. E se l’Austria ieri ha chiuso la frontiera del Brennero al treno proveniente da Venezia per la presenza di due donne con evidenti sintomi da raffreddamento, altri Paesi stanno sconsigliando di viaggiare in Italia. Intanto ecco come gli Stati esteri si stanno posizionando.

Di Maio: restare uniti. «Da questa mattina tutto il governo è riunito al Dipartimento Protezione Civile. È il momento di essere compatti e uniti per affrontare con il massimo impegno e con serietà questa emergenza. Non servono le polemiche, serve lavorare». Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, sottolineando che «intanto la nostra rete diplomatica e l'unità di Crisi continuano ad essere impegnate h24». «È fondamentale agire diffondendo anche all'estero, in maniera trasparente, tutte le informazioni corrette sul coronavirus», afferma il titolare della Farnesina.


Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, dice: «Si tratta di una donna di origine bergamasca presente in Sicilia con una comitiva e arrivata a Palermo prima dell'inizio dell'emergenza in Lombardia». «Il campione esaminato al Policlinico di Palermo - ha aggiunto il governatore - verrà immediatamente inviato allo Spallanzani per ulteriori verifiche. La signora, che è stata posta in isolamento al reparto di malattie infettive dell'ospedale Cervello, è pienamente cosciente e mi è stato riferito che non presenta particolari condizioni di malessere. Ringrazio tutti gli operatori perché la macchina sanitaria regionale si è mossa con prontezza ed ha dimostrato di essere pienamente allertata. Al termine degli accertamenti daremo tutte le informazioni necessarie».

Toscana: due casi positivi. In Toscana sono due i casi positivi che devono essere validati dall'Istituto superiore di sanità. Lo comunica la Regione. I casi sono quelli di un imprenditore italiano ricoverato in isolamento a Firenze e di un altro italiano, di Pescia (Pistoia), ricoverato a Pistoia sempre in isolamento. In via preventiva, spiega la Regione, «sono in corso indagini epidemiologiche relative ai contatti. Questi ultimi sono stati sottoposti a isolamento domiciliare con sorveglianza attiva». Negativo invece il caso della donna soccorsa alla stazione centrale di Firenze ieri sera.

Il caso di coronavirus a Firenze riguarda un italiano rientrato da Singapore, ricoverato in isolamento all'ospedale di Santa Maria Nuova, nel centro del capoluogo toscano. Si tratta un imprenditore di 63 anni che vive a Firenze. Secondo quanto appreso l'imprenditore, che ai primi di gennaio è rientrato da Singapore, vive in città con la famiglia ed è titolare di un'azienda che sarebbe impegnata nel settore meccanica e che ha più dipendenti. Da stamani sono in corso le interviste delle autorità sanitarie con le persone a lui vicine per ricostruire il più possibile i contatti avuti dal 63enne negli ultimi tempi al fine di circoscrivere l'eventuale necessità di monitoraggio di altre persone. Si tratta di acquisire informazioni sia relative ai contatti personali sia a quelli professionali. Il 63enne adesso è ricoverato, in isolamento, nel reparto di malattie infettive dell'ospedale Santissima Annunziata a Ponte a Niccheri (Firenze) dove è stato trasferito ieri dall'ospedale Santa Maria Nuova. Davanti all'ospedale di Ponte a Niccheri telecamere e giornalisti si sono posizionati fuori dal nosocomio in attesa di informazioni. La notizia si è diffusa tra il personale e gli utenti dell'ospedale senza che questo abbia comunque causato apprensione anche perchè la struttura da tempo era preparata a eventualità del genere.

Intanto all'ospedale di Santa Maria Nuova, secondo quanto appreso, è in corso la sanificazione dell'area di arrivo delle ambulanze. Aperto il pronto soccorso dell'ospedale davanti al quale è stata montata la tenda pre-triage prevista tra le misure della Regione in modo da far indossare la mascherina alle persone per le quali questa misura viene ritenuta necessaria, prima che entrino dentro l'ospedale. È stata invece ricoverata in isolamento all'ospedale di Careggi, in attesa dell'esito dei tamponi, la donna italiana che ieri sera, arrivata in treno da Venezia alla stazione di Firenze, è stata soccorsa dai sanitari perché accusava alcuni sintomi febbrili. Il video dell'intervento è stato anche pubblicato su Twitter. La stazione è sempre rimasta regolarmente aperta.

In Italia è di sette vittime il bilancio dei decessi, sei in Lombardia e una in Veneto. Ieri pomeriggio è morto all'ospedale Sant'Anna di Como il paziente trasferito dal Lodigiano nel fine settimana risultato positivo al tampone sul Coronavirus.

Roma, 128 valutati oggi, 83 sono negativi. «Sono stati valutati, ad oggi, presso la nostra accettazione 128 pazienti. Di questi, 83, risultati negativi al test, sono stati dimessi». Sono i dati dell'ultimo bollettino medico dello Spallanzani. «Quarantacinque sono i pazienti tuttora ricoverati» prosegue il bollettino.

Veneto: altri 6 casi. Sono saliti a 38 i casi di persone positive al coronavirus in Veneto. Lo riferisce il nuovo report della Regione Veneto. Sono 6 i contagiati in più rispetto a ieri. Nel cluster di Vò si contano ormai 29 casi di Covid-19 (tra cui una vittima), 4 in quello di Mira (Venezia), 5 in quello di Venezia. In totale 5 pazienti si trovano in terapia intensiva, mentre sono 18 le persone positive in isolamento domiciliare.

Esercito a check point zona rossa. Sono passati da 15 a 35 i check point che presidiano la zona rossa del Lodigiano interessata dall'emergenza coronavirus. Lo riferisce il capitano Michele Capone, comandante del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Lodi. L'ufficiale spiega che «i check point sono sensibilmente aumentati sul perimetro della cinturazione e alcuni sono stati allestiti anche all'interno della zona rossa». Sul posto, prosegue, «è arrivato anche personale dell'Esercito».

Emilia Romagna, un nuovo caso a Rimini. Alcuni nuovi casi di Coronavirus in Emilia-Romagna, che portano a quota 23 il numero dei contagiati sul territorio regionale. Tra questi c'è una persona di Rimini, ricoverata in ospedale, di ritorno da un viaggio all'estero. «Su quest'ultimo caso sono in corso approfondimenti sul piano epidemiologico», spiega la Regione. Altri due nuovi casi, entrambi riconducibili al focolaio lombardo, riguardano cittadini di Parma. Un terzo, un'operatrice sanitaria dell'ospedale di Piacenza.

Milano, positivi 2 medici specializzandi. Sono risultati positivi al coronavirus due dei quattro specializzandi del dermatologo che lavora al Policlinico di Milano, risultato positivo al coronavirus nei giorni scorsi. Dei quattro, solo uno - che però è risultato negativo - avrebbe effettuato visite nei 10 giorni scorsi. I due medici risultati negativi sono liberi, mentre gli altri due positivi sono in isolamento volontario: presentano sintomi lievi, già in via di risoluzione. È quanto si apprende da fonti qualificate.

Codogno, positivi 6 compagni squadra del 'paziente 1'. «Attualmente i ragazzi del Picchio Calcio sono stati sottoposti chi in ospedale chi direttamente a casa a tampone. Ad ora risultano 6 persone contagiate dal virus». Lo comunica il Picchio Calcio, la squadra dilettanti dove gioca il paziente 1, il 38enne che si era recato al pronto soccorso di Codogno e poi risultato positivo al coronavirus. Le persone che sono state a contatto con il paziente 1, che sabato 15 febbraio era sceso in campo con la sua squadra, e che hanno contratto il virus «non hanno sintomi e - rende noto la società - verranno curate da casa».

Non è stato fatto il tampone, invece, ai giocatori della Amatori Sabbioni, la squadra con cui lo scorso 15 febbraio ha giocato il Picchio Calcio, l'equipe del paziente numero 1, il 38enne andato al pronto soccorso di Codogno poi risultato positivo al coronavirus. «Siamo tutti in quarantena, ma non abbiamo ancora fatto il tampone» dice il dirigente della società. «All'inizio ci avevano detto che sarebbero venuti a farci il tampone, ma poi la situazione è cambiata e ci hanno detto di restare in quarantena fino al 29 febbraio e di vedere come va, misurandoci la temperatura tre volte al giorno, perché i tamponi sono pochi. Stiamo tutti bene e lo capiamo benissimo però - dice il dirigente - non neghiamo che ci sono tante persone preoccupate perché sono state a contatto con noi». «La quarantena è pesante, stare chiusi in una stanza per due settimane non è il massimo, io abito con i miei genitori e dobbiamo restare almeno a due metri di distanza, un pò invidio chi almeno ha un giardino per fare due passi, ma l'importante è che stiamo tutti bene».

 Vaccino sperimentale pronto per il test
Si fa più vicina la possibilità di avere un vaccino contro il Covid19. L'azienda biotech americana Moderna ha infatti annunciato di aver spedito il primo lotto del vaccino sperimentale mRna-1273 all'Istituto Nazionale delle Allergie e Malattie Infettive (Niaid), per avviare la fase 1 della sperimentazione clinica su un piccolo numero di persone. Lo comunica la stessa azienda sul suo sito.
 
Nella città di Wuhan, i dati diffusi nelle ultime ore e aggiornati a ieri parlano di 348 nuovi casi confermati e 131 vittime. In totale nella città sono 46.607 i contagi confermati e 1.987 i morti. Nella provincia di Hubei, hanno reso noto le autorità cinesi, 1.439 pazienti sono stati dimessi dagli ospedali perché guariti e in tutto nella regione sono 16.738 le guarigioni.



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IN ITALIA CONTINUA L'EMERGENZA
 Revocato il blocco dei treni con l'Austria. Oggi attesi i risultati dei test su 2 casi sospetti a Nettuno, in provincia di Roma. Sospesi i concorsi nazionali nella Capitale. Stanziati dal Governo altri 20 milioni. In Italia sono 190 i contagi, compresi 4 decessi e un paziente guarito. I casi sono 150 in Lombardia, 22 in Veneto, 9 in Emilia Romagna, 3 in Piemonte e  3 in Trentino Alto Adige. A questi si aggiungono i 3 ricoverati allo Spallanzani di Roma (il ricercatore tornato da Wuhan, ora guarito e dimesso; i due turisti cinesi in via di guarigione). L'Italia è attualmente il terzo paese al mondo per numero di casi dopo Cina e Corea del Sud.

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Vo', uomo paese vicino era stato a Codogno
Potrebbe esserci una svolta nell'individuazione del possibile 'paziente zerò che ha diffuso il Coronavirus a Vò. Un agricoltore 60enne di un paese vicino, Albettone (Vicenza), frequentatore dei bar di Vò, era stato a Codogno e in altri centri del lodigiano, focolaio del virus in Lombardia, nelle scorse settimane, ed ora ha tosse e sintomi influenzali. Lo apprende l'ANSA dal sindaco di Vò, Giuliano Martini. «Abbiamo avvisato l'Usl di competenza e il sindaco di Albettone, ora il 118 lo porta a fare tampone».

Aerei, sciopero rinviato
Lo sciopero di 24 ore del trasporto aereo previsto per domani è stato differito a data da destinarsi.
Lo fa sapere la Fit Cisl. Oggi la Commissione di garanzia sugli scioperi ha rivolto a causa dell'emergenza coronavirus «un fermo invito affinché non vengano effettuate astensioni collettive dal 25 febbraio al 31 marzo 2020».


Washington Post: focolaio in Italia ha preso autorità alla sprovvista
«L'improvviso focolaio in Italia ha preso le autorità alla sprovvista». È quanto si legge in un articolo del Washington Post in cui si ricordano tutte le misure adottate nel nostro Paese per contenere la diffusione del virus. «L'esperienza dell'Italia mostra le difficoltà che i Paesi possono fronteggiare nel tentativo di contenere il virus - aggiunge il quotidiano americano - che può essere portato da persone che non mostrano sintomi evidenti».

 


Molise, nuova ordinanza regionale con prescrizioni
Il presidente della Regione Molise, Donato Toma, ha emanato oggi una ordinanza che prevede l'adozione di prescrizioni precauzionali al fine di verificare lo stato di salute delle persone provenienti dalle aree attualmente sottoposte a cordone sanitario che per qualsiasi ragione soggiornino nel territorio del Molise, per far fronte all'emergenza coronavirus. Il provvedimento stabilisce che: i soggetti provenienti dalle aree nelle quali risulta positiva almeno una persona o nelle quali vi è comunque un caso riconducibile al coronavirus, o i soggetti che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni, ove giungano in Molise per motivi di lavoro, di studio, familiari o per qualunque altra ragione, sono tenuti a comunicare la loro presenza sul territorio all'autorità sanitaria locale che provvederà a mettere in atto le adeguate misure di prevenzione della diffusione del virus.

Eliminata l'acqua santa dalle acquasantiere
Eliminata l'acqua santa dalle acquasantiere, poi durante la messa i fedeli non vengono invitati dal celebrante a scambiarsi il segno di pace e la comunione viene distribuita solo sulle mani e non più in bocca. Sono i provvedimenti di prevenzione dal Coronavirus presi autonomamente dai frati cappuccini delle due chiese di Santa Maria delle Grazie (quella antica del Seicento e quella inaugurata nel 1959) a San Giovanni Rotondo, il paese caro a San Pio. San Giovanni Rotondo riceve ogni anno milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo. Le misure precauzionali hanno interessato le uniche due chiese aperte al culto durante il periodo invernale.


VOLLEY E RUGBY SI FERMANO
La Federazione italiana pallavolo, congiuntamente alle due Leghe di Serie A maschile e femminile, rende noto di «avere deciso di sospendere l'intera attività pallavolistica nazionale a tutti livelli fino al primo marzo compreso». «La decisione - si legge, in un comunicato - è stata assunta al termine di una riunione d'urgenza che si è tenuta ieri a Bologna in conseguenza dei diversi provvedimenti che si stanno assumendo in ambito governativo-istituzionale».

Anche il rugby si ferma a causa dell'emergenza Coronavirus. Lo rende noto, con un comunicato apparso sul sito ufficiale, la Federazione. «La Federazione italiana rugby - si legge - facendo seguito alle ordinanze disposte dalle autorità competenti e del Coni, in tema di contenimento dell'emergenza epidemiologica in atto, per il fine settimana del 28 febbraio-1 marzo sospende i campionati nazionali, inclusa tutta l'attività giovanile, ma anche l'attività di raduno delle Nazionali nelle regioni raggiunte dai dispositivi».

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