Coronavirus, in Croazia il contagio non si ferma. «Vita e turismo vanno avanti, accettiamo il rischio»

Coronavirus, in Croazia il contagio non si ferma. «Vita e turismo vanno avanti, accettiamo il rischio»
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Sabato 15 Agosto 2020, 16:02 - Ultimo aggiornamento: 16:27

La Croazia, con poco più di quattro milioni di abitanti e meta di turismo, segnala 162 nuovi casi di coronavirus e due decessi per complicanze legate al Covid-19. Nonostante il nuovo bollettino lasci ben sperare rispetto ai 208 contagi riportati di ieri e ai 180 di giovedì, si tratta pur sempre per il Paese dei dati più preoccupanti da febbraio, anche perché il picco” della prima ondata era stato di 96 contagi confermati il primo aprile.


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«Abbiamo accettato consapevolmente il rischio e deciso di far andare avanti la vita e il turismo - ha detto ieri a Rtl il ministro della Sanità, Vili Beros - Senza turismo, uno dei settori chiave per la Croazia, sarebbe stato molto peggio». Sulla stessa linea il presidente Zoran Milanovic. Da questa sera bar, ristoranti e locali notturni dovranno chiudere a mezzanotte. Dall'inizio dell'emergenza sanitaria i casi confermati in Croazia sono in tutto 6.420 con 162 decessi e oggi sono 1.062 i casi attivi di Covid-19 nel Paese dove, stando ai dati aggiornati a ieri, ci sono 820.000 presenze straniere e dove i contagi hanno ripreso a crescere dopo la riapertura - il primo luglio - alla maggior parte dei turisti europei.

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