Le particelle del nuovo coronavirus restano in sospensione nell'aria fino a 16 ore, un periodo molto più lungo rispetto a quello osservato nelle particelle dei coronavirus responsabili della Sars e della Mers. Lo indica la ricerca pubblicata sul sito MedRxiv e condotta negli Stati Uniti dalla Tulane University in collaborazione con l'Università di Pittsburgh e con l'istituto per lo studio delle malattie infettive Niaid, dei National Institute of Health (Nih).
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Coordinati da Alyssa Fears della Tulane University, i ricercatori osservano che la trasmissione del virus attraverso le goccioline in sospensione nell'aria potrebbe essere più importante di quanto si ritenesse finora. I risultati, si legge nell'articolo, mostrano infatti che «le persone con l'infezione da SarsCoV2 sono in grado di generare bioaerosol virali che possono rimanere infettivi per lunghi periodi di tempo».
Coronavirus, la ricerca: «Può resistere nell'aria fino a 16 ore. Particelle più infettive della Sars»

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Lunedì 20 Aprile 2020, 15:23 - Ultimo aggiornamento: 16:44
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