Sei anni fa la tragedia Concordia:
l'amarezza di Schettino in carcere

Sei anni fa la tragedia Concordia: l'amarezza di Schettino in carcere
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Mercoledì 10 Gennaio 2018, 15:44 - Ultimo aggiornamento: 16:05
ROMA - Il sesto anniversario del naufragio della Concordia (13 gennaio 2012) sarà il primo con Francesco Schettino in carcere. L'ex comandante della nave affondata nelle acque davanti al porto dell'Isola del Giglio, dopo aver urtato uno scoglio riportando l'apertura di una falla lunga circa 70 metri sul lato sinistro, si trova da otto mesi recluso nel nuovo complesso del penitenziario di Rebibbia a Roma, dove deve scontare la pena di 16 anni. Il giudizio penale è stato confermato in via definitiva dalla Corte di cassazione il 12 maggio 2017. Lo stesso giorno Francesco Schettino si è costituito al carcere romano. Periodicamente l'ex comandante riceve la visita dei suoi legali, gli avvocati Saverio Senese e Donato Laino del foro di Napoli.

«Come sta Schettino? Ci si può immaginare... La situazione non è certo facile per lui - dichiara l'avvocato Donato Laino - Comunque è in carcere a scontare la sua pena, non si è sottratto al carcere come invece qualcuno pensava e forse sperava. Scontare 16 anni di pena per un uomo che ne ha 57 anni rappresenta un segno indelebile nella vita. E poi c'è l'amarezza, perché mentre Schettino è in carcere, altri continuano a navigare pur avendo avuto responsabilità nell'incidente all'Isola del Giglio».

Francesco Schettino, quando sarà il momento, farà richiesta per richiedere i benefici previsti dalla legge, «come ogni altro detenuto». Uno dei suoi difensori, l'avvocato Saverio Senese, aveva ipotizzato, fin dal giorno della sentenza della Cassazione, un possibile ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo a Strasburgo. «Si sta valutando questa possibilità», si limita a sottolineare l'avvocato Donato Laino. La sera del naufragio del 13 gennaio 2012 le vittime furono 32, tra i passeggeri e l'equipaggio. E proprio ai morti di questo «tragico incidente» va il pensiero del sindaco dell'Isola del Giglio, Sergio Ortelli. «Il Consiglio comunale - ricorda Ortelli - ha stabilito che le vittime del naufragio devono essere ricordate ogni anno e quindi anche nel 2018 non ci sottrarremo a questo dovere». Sabato 13 gennaio il Comune dell'Isola del Giglio farà celebrare, come ogni anno, al mattino una messa per le 32 vittime del naufragio. Alla sera dello stesso giorno si terrà una processione dalla chiesa al porto dove sarà deposta una corona di fiori alla lapide in ricordo dei morti.

«Sarà anche questa volta una commemorazione sobria, incentrata sulla commemorazione delle vittime - spiega il sindaco Sergio Ortelli - Non è certo il caso di celebrare il ricordo del naufragio».
Ormai sull'isola, le tracce della presenza della Concordia non ci sono più da tempo. E anche sotto l'acqua del mare, le tracce dei lavori per rimettere in piedi la nave da crociera per il trasportarla al porto di Genova, dove poi è stata demolita, sono pressochè sparite. «Il ripristino dei fondali - spiega il sindaco - è arrivato alla fase finale. Mi aspetto una rapida ripresa dei lavori, in modo che si possa concludere l'intervento».
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