Covid, Roberto Cauda (Gemelli): «Con l'estate il primo sospiro di sollievo»

Covid, Roberto Cauda (Gemelli): «Con l'estate il primo sospiro di sollievo»
Covid, Roberto Cauda (Gemelli): «Con l'estate il primo sospiro di sollievo»
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Venerdì 25 Dicembre 2020, 08:25

«I prossimi mesi saranno faticosi, ma tutto sommato guardo al 2021 con ottimismo, e questo perché c'è il vaccino. E credo che con l'estate potremo tirare il primo respiro di sollievo». Lo afferma all'Adnkronos Salute Roberto Cauda, ordinario di Malattie infettive all'Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore dell'Unità operativa di Malattie infettive della Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma, che aggiunge: «Le previsioni si fanno per essere smentite, e di certo non avremmo mai pensato di vivere quello che stiamo vivendo. Ma pur di fronte a tante incertezze, sappiamo che abbiamo il vaccino e il mio auspicio è che Covid scompaia come hanno fatto tante altre malattie, proprio grazie al vaccino».

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Non mancano però le incertezze, ammette Cauda. «A partire dalla terza ondata, possibile ma la cui entità è difficile da prevedere. Un evento che dipenderà molto da come ci comporteremo nelle feste di fine anno. C'è poi l'impatto della variante inglese, che potrebbe non essere più solo inglese dal momento che sono stati individuati casi anche da noi. Ci saranno poi - continua Cauda - strutture sanitarie e medici impegnati con le vaccinazioni, oltre che con l'assistenza ai pazienti Covid e non». Inoltre «riapriranno le scuole, anche se saggiamente solo al 50%, e aumenterà la circolazione di persone».

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Infine, avverte: «Dovremo tenere d'occhio le varianti del virus, e accelerare il più possibile con le vaccinazioni, ben sapendo che solo insieme potremo uscire dalla pandemia: vediamo infatti che le varianti originano in luoghi diversi. L'accesso equo al vaccino non è solo una questione di solidarietà». Dunque secondo Cauda «non possiamo escludere la terza ondata, ma tutto sommato a lungo termine sono ottimista, proprio grazie ai vaccini. Il mio auspicio è che, come ha detto il virologo statunitense Anthony Fauci, questo magari non sarà un Natale normale, ma lo sarà quello del 2021».

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