L'enzima Mmp9 era già pedinato da tempo per la sua sospetta capacità di rimodellare la matrice extracellulare, ovvero l'ambiente in cui sono immerse le cellule, fondamentale per promuoverne la comunicazione e la salute, oltre che per dare forma e struttura all'organo. Vari indizi avevano fatto capire che Mmp9 usava questa sua abilità per creare delle nicchie ospitali per le cellule metastatiche nei vari organi, ma le ricerche finora si erano focalizzate solo sui tumori in fase più avanzata. Analizzando le fasi più precoci, invece, i ricercatori statunitensi hanno scoperto che il ruolo di Mmp9 è essenziale per la diffusione delle metastasi, e non per la crescita del tumore primario.
L'iniezione di un anticorpo specifico contro Mmp9 ha permesso di ridurre numero e dimensioni delle metastasi al polmone; inoltre ha favorito il reclutamento e l'attivazione delle cellule immunitarie nei siti delle metastasi.
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