Caldaie a gas vietate dal 2029, ecco cosa cambia: incognita prezzi e possibili eccezioni. La bozza Ue

Dal 2029, secondo la bozza, si dovranno eliminare dal mercato le caldaie a gas esistenti in Europa e quelle tradizionali alimentate anche da altre fonti, come l’idrogeno, e si dovrà accelerare la loro sostituzione

Caldaie a gas vietate dal 2029, ecco cosa cambia: incognita prezzi e possibili eccezioni. La bozza Ue
Caldaie a gas vietate dal 2029, ecco cosa cambia: incognita prezzi e possibili eccezioni. La bozza Ue
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Lunedì 22 Maggio 2023, 15:38

Caldaie a gas, stop a partire dal primo gennaio 2029. È quanto prevede la bozza di revisione del regolamento 813/2013/Ue. Il testo verrà però discusso il 12 giugno quando la Commissione europea terrà un nuovo incontro con i soggetti che stanno partecipando alla fase di consultazione pubblica delle bozze dei regolamenti Ecodesign ed Ecolabelling. La norma definitiva, secondo quanto riporta Il Sole 24 ore, dovrebbe arrivare entro quest’anno ed essere pubblicato nel 2024. Ecco cosa prevede il regolamento.

La bozza in Pdf

Cosa cambia

Dal 2029, secondo la bozza, si dovranno eliminare dal mercato le caldaie a gas esistenti in Europa e quelle tradizionali alimentate anche da altre fonti, come l’idrogeno, e si dovrà accelerare la loro sostituzione. Viene ntrodotto un limite minimo di efficienza stagionale, da rispettare a partire da settembre 2029, per le caldaie pari al 115 per cento. Resteranno sul mercato principalmente le pompe di calore elettriche e gli apparecchi ibridi (pompa di calore + caldaia a gas).

I contrari

La bozza ha suscitato critiche da parte di alcuni Paesi e operatori del settore, tra cui Proxigas, Assogasliquidi, Assortermica, Federcostruttori e Appia Italia.

Secondo le associazioni di settore, in particolare, il nuovo Regolamento contrasterebbe con la proposta di Direttiva EPBD (la cosiddetta direttiva Case Green).  A fine aprile la Commissione aveva ribadito, sostenuta da diversi soggetti, la sua volontà di procedere su questa linea ma si era cominciato a nutrire anche il fronte dei contrari, come l’Italia, con perplessità varie di soggetti come Polonia, Slovacchia, Romania, Croazia e Repubblica Ceca, oltre che di diverse associazioni.

Le possibili eccezioni

Nel prossimo incontro del 12 giugno si concentrano dunque le speranze dei “detrattori della misura”, che quanto meno vorrebbero poter inserire soglie meno rigide capaci di includere alternative green parimenti sostenibili ma meno limitative per l’industria produttiva. Consentendo ad esempio i ricorso ad apparecchi ibridi. Dello stesso avviso le altre associazioni.

Gli esperti dovranno individuare anche le “situazioni particolari” in cui non esiste un’alternativa tecnica alle caldaie a gas e valutare se la nuova legge debba contemplare eccezioni alla soglia di efficienza del 115%. La decisione finale riguardo al divieto di vendita delle caldaie a gas dal settembre 2029 dipenderà dunque dall’esito di questa discussione.

Il nodo termosifoni

L’argomento è oggetto di dibattito anche tra i tecnici: quindi, su questi limiti di fattibilità esistono pareri discordanti. Le questioni più dibattute, comunque, riguardano le misure più ingombranti di alcuni apparecchi e il fatto che, in qualche caso, gli impianti dotati di termosifoni non funzionerebbero in modo altrettanto efficiente con tecnologie diverse dalle caldaie.

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