Butac, il sito antibufale sequestrato
dalla Procura: «Colpa di una querela»

Butac, il sito antibufale sequestrato dalla Procura: «Colpa di una querela». Ecco cos'è accaduto
Butac, il sito antibufale sequestrato dalla Procura: «Colpa di una querela». Ecco cos'è accaduto
2 Minuti di Lettura
Venerdì 6 Aprile 2018, 17:45 - Ultimo aggiornamento: 18:16

Il danno e la beffa: il noto sito antibufale Butac.it (acronimo di Bufale un tanto al chilo), che si occupa di debunking di notizie false o inesatte, è stato sottoposto qualche ora fa a sequestro preventivo da parte della Procura di Bologna, ed è attualmente inaccessibile. Il sequestro, secondo quanto ha spiegato il suo fondatore Michelangelo Coltelli su Facebook, sarebbe conseguenza di una querela per diffamazione da parte di un medico, per via di un articolo pubblicato sul sito nel 2015.
 


«Stiamo lavorando con i nostri avvocati per il dissequestro. Abbiamo fiducia nelle istituzioni con cui abbiamo più volte collaborato quando richiesto», ha scritto Coltelli. «Chiedo per cortesia di evitare 'shitstorm' di alcun genere su bacheche di soggetti che ritenete d'aver identificato, non ne hanno colpa alcuna, loro diritto era querelare, la giustizia farà il suo percorso!».


 

Butac nel corso degli anni si è occupato di verificare molte delle false notizie diffuse soprattutto sul web. Lo 'shitstorm', è la pratica di inondare di messaggi per lo più offensivi le pagine social responsabili di una determinata opinione o azione.
 

Anche Enrico Mentana è intervenuto sull'argomento con un post su Facebook: «Leggo che il sito di smascheramento di bufale Butac.it è sotto sequestro disposto dalla procura di Bologna. Oscurare un intero sito informativo è una misura molto grave, quasi da censura fascista. Se poi davvero - continua Mentana - il provvedimento è stato adottato su denuncia di un medico che promuove terapie oncologiche olistiche, allora è se possibile ancora più grave»​.

© RIPRODUZIONE RISERVATA