Conte: «Fino a 2.000 euro di bonus per chi pagherà con le carte»

Conte: chi non vuole piano contro evasione fiscale mi mandi a casa
Conte: chi non vuole piano contro evasione fiscale mi mandi a casa
3 Minuti di Lettura
Martedì 17 Dicembre 2019, 20:14 - Ultimo aggiornamento: 21:21
«Sappiate, io lo dico a tutti, se non piace il piano anti-evasione cercate di mandarmi a casa. Io lotterò fino all'ultimo giorno», ha detto il premier Giuseppe Conte a «di martedì» su La7. «Credo  - ha aggiunto - che arriveremo a far trovare nei conti correnti fino a 2mila base come superbonus per i pagamenti digitali. Offriremo un ampio ventaglio di pagamenti digitalizzati». Il premier ha anche sottolineato come consideri «prioritaria l'accelerazione della riforma della Giustizia e della burocrazia, perché siamo sommersi dalla burocrazia».



«Si sta meglio con la destra o con la sinistra? Senza scomodare nessuno mi sento di dire che mi sento più confortevole con questo esecutivo», ha poi risposto Conte. «Destra e sinistra, se parliamo di schematismi novecenteschi, sono un po' superati. È chiaro che in questo contesto si è creata una polarizzazione». Di la c'è la destra e di qua? «Di qua, chiamatelo come volete, è un problema di classificazioni? Centrosinistra, ma questo rimette a vecchie formule», spiega Conte. 

Se mi sento di dire ancora che quetso è un governo populista? «Io l'ho anche detto, l'articolo 1 della Carta dice
«la sovranità appartiene al popolo». Noi abbiamo sofferto perché le classi dirigenti si sono allontanate dal popolo, ed è la ragione per cui io sto sempre in mezzo alla gente. Non dobbiamo mai perdere questo contatto». 

Ma il premier ci tiene a marcare una distanza da Salvini e Meloni. «Il loro linguaggio non mi appartiene.
L'ho anche detto nel discorso della fiducia, io mi batterò perché ci sia la cura delle parole, un linguaggio garbato. Non possiamo chiedere ai cittadini rispetto se non diamo rispetto con le parole» dice soffermandosi sul linguaggio dei leader dell'opposizione.


Conte: «Lotta all'evasione fiscale è tesoretto da 100 miliardi». «Non abbiamo introdotto pignoramenti. Non introduciamo nuove tasse. Se in 100 giorni abbiamo trovato 23 miliardi, in un anno quanto pensate che troveremo?». Lo dice il premier Giuseppe Conte a DiMartedì ponendo l'accento sulla «lotta all'evasione che ci frutterà molto: il nostro tesoro, il tesoretto del Paese - spiega - è di 100 miliardi (la cifra che quota l'evasione in Italia, ndr). Ricaveremo molto da questa lotta. E da questo gruzzolo potremo destinare una parte per tagliare del 20, 30 fino al 50% le tasse. Non so se li recupereremo tutti ma questo è l'obiettivo», conclude.
© RIPRODUZIONE RISERVATA