Covid Italia, incidenza più alta in Sardegna, Toscana e Sicilia. Indice Rt in calo. I dati del monitoraggio Iss

Indice Rt in calo, ma cresce l'incidenza: i dati del monitoraggio Iss
Indice Rt in calo, ma cresce l'incidenza: i dati del monitoraggio Iss
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Venerdì 13 Agosto 2021, 11:02 - Ultimo aggiornamento: 14 Agosto, 11:23

Scende l'Rt nazionale da 1,56 della scorsa settimana a 1,27 di questa, ma l'incidenza prosegue nella sua salita raggiungendo 73 casi ogni 100 mila abitanti contro i 68 della scorsa. I due valori che segnano la replicabilità del contagio e la circolazione del virus, saranno presentati oggi nel monitoraggio settimanale Iss-Ministero Salute.

Nessuna Regione/PPAA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in leggero aumento al 4%, con il numero di persone ricoverate in aumento da 258 (03/08/2021) a 322 (10/08/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta al 5%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 2.196 (03/08/2021) a 2.880 (10/08/2021). 

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Covid, rischio moderato per 18 Regioni

Sono 18 le Regioni che risultano classificate a rischio moderato nella bozza di monitoraggio settimanale che sarà diffuso oggi. Le restanti che risultano classificate a rischio basso sono il Lazio e le due province autonome di Trento e Bolzano.

Sardegna, Toscana e Sicilia con incidenza più alta

Sono la Sardegna con 141,8, la Toscana con 129,9 e la Sicilia con 127,2 le tre regioni con i valori dell'incidenza più alto per il periodo 6-12 agosto, quindi aggiornati a ieri. Il dato sulle incidenze rappresenta insieme a quello sulla saturazione dei reparti ospedalieri e delle terapie intensive, uno degli indicatori decisionali per le eventuali misure di contenimento. Il valore nazionale - secondo i dati del Ministero della salute che accompagnano il monitoraggio settimale Covid che sarà reso noto oggi - è in crescita rispetto alla scorsa settimana con 73 casi ogni 100 mila abitanti. Il valore più basso è in Molise con 20,9.

Variante Delta prevalente in Italia

La circolazione della variante Delta è ormai largamente prevalente in Italia e questa variante è dominante nell'Unione Europea ed associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in paesi con alta copertura vaccinale: è quanto risulta nella bozza di monitoraggio che sarà diffusa oggi e che chiede «tracciamento» e il «rispetto misure».

«Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità».

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