Boldrini con la testa sgozzata, la foto choc su fb:
"Ma io non ho paura". Preso l'autore del post.

Boldrini con la testa sgozzata, la foto choc su fb: "Ma io non ho paura". Preso l'autore del post.
Boldrini con la testa sgozzata, la foto choc su fb: "Ma io non ho paura". Preso l'autore del post.
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Domenica 4 Febbraio 2018, 12:48 - Ultimo aggiornamento: 13:07

«Io pago ogni giorno il mio impegno contro le destre quando la mia testa viene decapitata in una fotomontaggio, che viene fatto circolare sulla rete, anche davanti agli occhi di mia figlia. Io lo pago ma non ho paura». Così la presidente della Camera ed esponente di Liberi e Uguali, Laura Boldrini, ha commento il fotomontaggio diffuso in rete che la ritrae con una testa mozzata, parlando all'evento di lancio della campagna elettorale a Milano. 



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INDIVIDUATO L'AUTORE DEL POST La polizia postale ha individuato il responsabile del post contenente le minacce alla presidente della Camera Laura Boldrini pubblicato ieri su Facebook. Si tratta, secondo quanto si apprende, di un 58enne della provincia di Cosenza. Gli agenti stanno effettuando una perquisizione nella sua abitazione.

Già nella giornata di ieri i poliziotti del Cnaipic, il Centro anticrimine informatico della Polizia, avevano individuato le tracce informatiche lasciate dall' autore del post e, grazie alla collaborazione di Facebook, hanno recuperato i dati necessari per identificare fisicamente il responsabile. L'autore è un 58enne della provincia di Cosenza: risulta titolare di un profilo Facebook pieno di immagini violente, minacce e personaggi armati. Gli uomini della Digos e della Postale di Cosenza stanno eseguendo una perquisizione nella sua abitazione. 




LA VICENDA La testa del presidente della Camera, Laura Boldrini, che giace, mozzata e insanguinata, su un tavolo, e sopra il fotomontaggio la scritta: «Sgozzata da un nigeriano inferocito, questa è la fine che deve fare così per apprezzare le usanze dei suoi amici». Il post di minacce contro la presidente della Camera è stato reso noto dai Sentinelli di Milano, che lo hanno diffuso sulla loro pagina social, facendo nome e cognome di chi lo ha pubblicato e prontamente rimosso. In tanti, comunque, lo avevano già copiato e lo hanno segnalato a Facebook. «Non crediamo sia più tempo come pratica da social di cancellare il nome e il cognome di chi scrive o pubblica cose così - hanno scritto i sentinelli - Noi diamo per scontato che Laura Boldrini abbia un grado di protezione tale da non rischiare nulla, perché» di persone di questo tipo «si sta riempiendo il Paese con mandanti politici fin troppo noti». «Ci siamo resi conto questa mattina di questo post, che - racconta Luca Paladini, portavoce dei Sentinelli di Milano - ci è stato segnalato da persone che ci seguono, come spesso avviene, ma una volta che lo abbiamo diffuso chi lo ha pubblicato lo ha rimosso, probabilmente si è accorto che rischiava qualcosa».
 



I Sentinelli hanno immediatamente segnalato il post a Facebook «e alcuni amici che ci seguono come studio legale - aggiunge Paladini - hanno già preso in mano la cosa». Sulla pagina dei Sentinelli in molti hanno fatto notare che in questo clima di odio proprio oggi a Macerata un uomo, Luca Traini, ha sparato dalla macchina contro alcuni stranieri, e tanti altri hanno invitato a denunciare l'autore del post. «La mia massima solidarietà, affetto e vicinanza a Laura che - ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso - ha sempre sostenuto le sue battaglie contro la violenza». È «oggetto di una campagna vergognosa» gli ha fatto eco la segretaria della Cisl Annamaria Furlan, mentre «piena solidarietà» è arrivata anche dalla presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni perché «il clima di odio che fa aumentare la violenza di cui le donne sono vittime ogni giorno è diventato inaccettabile».

Il fotomontaggio arriva sul web pochi giorni dopo le polemiche per il fantoccio con le fattezze della presidente della Camera bruciata in piazza a Busto Arsizio da esponenti del 'Movimento Giovani Padani' della Lega. I precedenti attacchi contro di lei da parte della Lega sono stati ripercorsi dalla stessa Boldrini, che dopo il rogo del fantoccio ha ricordato: «la bambola gonfiabile, l'augurio di essere stuprata ricevuto dal sindaco di Pontivrea e dal segretario della Lega di San Giovanni Rotondo, la bufala creata dal capogruppo leghista al Senato che ha riversato tanto odio sulla mia famiglia».

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