Il padre lo usa come “scudo umano” in una sparatoria: morto bimbo di tre anni

immagine di repertorio
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Lunedì 25 Aprile 2022, 21:50 - Ultimo aggiornamento: 22:26

Aveva solo 11 mesi quando il padre lo ha usato come “scudo umano” durante un affare di droga. L'uomo pensava, a torto, che i criminali con cui trattava non avrebbero usato la violenza sapendo che in auto sul sedile posteriore c’era il bambino. I pusher invece non hanno avuto nessuno scrupolo e una volta capito che i soldi per pagare la droga erano falsi hanno aperto il fuoco crivellando l’automobile. Una sparatoria, avvenuta nel 2019 a Filadelfia negli Usa, in cui è rimasto gravemente ferito il bambino: colpito alla testa, collo e glutei. Nonostante ciò il piccolo Yaseem Jenkins è riuscito a sopravvivere, ma è morto martedì scorso a soli 3 anni. «Stiamo aspettando il rapporto di un medico legale, ma abbiamo motivo di credere che la causa della morte siano le ferite di quella sparatoria» ha detto il procuratore distrettuale di Filadelfia, Larry Krasner. in conferenza stampa, riporta il New York Post.

Dopo la sparatoria, secondo Kyw-tv, il padre è stato accusato di aver messo in pericolo un'altra persona e il benessere di un bambino. «La nostra indagine - hanno spiegato dall'ufficio del procuratore distrettuale - ci ha portato a credere che l'uomo avesse intenzionalmente portato suo figlio con sé come "scudo umano".

Convinto che se qualcuno avesse visto il bambino in macchina, non gli avrebbe sparato addosso». Meno di 24 ore dopo che Yaseem è stato colpito, la stessa arma è stata usata per sparare a un'altra bambina, di due anni, che è morta per un colpo che l'ha colpita alla nuca. 

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