Non diagnosticò tumore a una bambina:
pediatra arrestato per omicidio colposo

Non diagnosticò tumore a una bambina: pediatra arrestato per omicidio colposo
2 Minuti di Lettura
Venerdì 17 Giugno 2016, 10:54 - Ultimo aggiornamento: 12:20
Due persone indagate per omicidio colposo, abusivo esercizio di una professione, violazione dei sigilli, falsità ideologica in certificati e sostituzione di persona, sono state sottoposte agli arresti domiciliari dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe.

L'indagine - coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord - ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di una coppia di coniugi che esercitavano la professione medica, con specializzazione in pediatria, in un centro sanitario di Casal di Principe. 

Dal maggio 2011, il medico pediatra, proprietario del centro, unitamente alla moglie medica in modo abusivo - ebbe in cura una bambina di tre mesi: in presenza di una particolare sintomatologia, a seguito di varie visite, anche tramite ecografie, venivano prescritte varie cure, ma non si ritenne opportuno prescrivere una visita specialistica.

Nel settembre 2013, la bambina venne, in mattinata, portata al centro sanitario a causa di una forte crisi di pianto e di difficoltà urinarie. Il pianto fu ricondotto alle troppe attenzioni dei genitori e, quindi, le veniva prescritto unicamente un antinfiammatorio.

Secondo quanto è emerso dalle indagini, a causa del pianto persistente, nel pomeriggio i genitori desero di portare la bambina all’ospedale Santobono di Napoli, dove tramite un’ecografia, fu rilevata la presenza di un’estesa massa tumorale, risultata essere, a seguito di approfondimenti eseguiti presso il Policlinico di Napoli, un Neuroblastoma al IV stadio, ossia un tumore maligno già metastatizzato.

Dalla consulenza tecnica esperita su mandato della Procura della Repubblica è emersa una colposa sottovalutazione della sintomatologia anche attraverso un’omissione dei doverosi approfondimenti diagnostici che determinò un ritardo nella diagnosi.

Contestualmente all’arresto degli indagati i Carabinieri hanno anche eseguito un provvedimento di sequestro preventivo, del Centro sanitario in questione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA