Aurora Napolitano travolta e uccisa dalla mamma in auto, l'ira del padre contro la ex e il nuovo compagno: «Voglio giustizia»

La tragedia di Napoli: la mamma non aveva la patente e si stava esercitando alla guida

Aurora Napolitano travolta e uccisa dalla mamma in auto, l'ira del padre contro la ex e il nuovo compagno: «Voglio giustizia»
Aurora Napolitano travolta e uccisa dalla mamma in auto, l'ira del padre contro la ex e il nuovo compagno: «Voglio giustizia»
di Pino Neri
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Martedì 25 Aprile 2023, 09:46 - Ultimo aggiornamento: 14:56

CASALNUOVO - Non poteva avere sviluppi più amari la tragedia della terribile morte della piccola Aurora Napolitano, la bambina di sei anni (sette li avrebbe compiuti il mese prossimo) travolta e uccisa a Casalnuovo da un’automobile in retromarcia guidata dalla mamma, Rosa Palma.

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La trentatrenne madre poco prima di investire la figlioletta si era messa al volante di una potente vettura anche se priva di patente e poco avvezza alla guida.

Ieri intanto il papà della bimba, Marco Napolitano, ha dato mandato ai suoi legali di costituirsi parte civile al processo contro Rosa, sua compagna, 33 anni, che ora è indagata dalla procura di Nola per omicidio colposo. «Denunceremo la signora Palma per tutti i reati che le contesterà il pubblico ministero al processo», annunciano i legali di Napolitano, gli avvocati Stefano Marzatico e Pasquale Spina. Un altro obiettivo dei due avvocati è di denunciare il conoscente, 48 anni, che al momento della tragedia si trovava a Casalnuovo con Rosa Palma e con la piccola Aurora: è sua la potente vettura, un’Audi A3 duemila turbodiesel, alla cui guida c’era Rosa quando ha investito la figlia. «Sarà assolutamente necessario – aggiungono Marzatico e Spina - accertare anche se l’uomo che si trovava con la signora Palma a Casalnuovo sia responsabile in concorso della tragica morte di Aurora».

Una morte atroce. La bambina è stata colpita dalla vettura guidata dalla madre mentre attendeva all’esterno dell’auto, sul marciapiede di un parcheggio. In base alle indagini pare che la donna, pur se sprovvista di patente, volesse provare a guidare da sola la vettura dell’amico per cui sia l’uomo che la bambina sarebbero scesi dalla macchina per assecondare il desiderio della donna. Ma quando Rosa Palma ha avviato la vettura ha colpito in retromarcia sua figlia, rimasta maciullata tra un palo di ferro e un muretto di cemento dalla pressione tremenda della carrozzeria dell’Audi. Aurora è morta quasi subito mentre il conoscente ha riportato una ferita non grave alla testa.

La tragedia si è consumata mentre Marco Napolitano, ignaro di tutto, stava lavorando come operaio in una falegnameria di Avellino. Il papà di Aurora è stato avvertito al telefono ed è accorso sul posto. «Adesso è un uomo distrutto dal dolore che però vuole che venga tutto chiarito e che vengano punite le responsabilità di questo fatto orribile», spiegano i suoi legali che lasciano intendere che ormai il legame tra Marco Napolitano e Rosa Palma sia ormai giunto alla fine, anche alla luce della decisione di Marco di denunciare la compagna.

Dunque, una tragedia dagli sviluppi amari. Marco Napolitano e Rosa Palma vivevano con la figlioletta Aurora al piano terra di un palazzo nel quartiere napoletano di Ponticelli. Di Ponticelli è anche il conoscente con il quale Rosa insieme alla sua bambina hanno raggiunto Casalnuovo a bordo dell’Audi nell’assolato pomeriggio di sabato 22 aprile. La tragedia si è consumata alle 15 e 30. In quel momento era completamente deserto il parcheggio di via Buccafusca dove Rosa stava provando a guidare la vettura del conoscente. La morte della piccola Aurora è stata questione di istanti. L’auto ha preso in retromarcia il corpicino gracile della bimba maciullandola. Ieri intanto è stata effettuata l’autopsia nell’obitorio del secondo Policlinico di Napoli. Secondo quanto si apprende la salma di Aurora potrebbe essere liberata entro oggi. Si prevede dunque che i funerali possano tenersi domani o al massimo dopodomani nella basilica di Santa Maria della Neve, a Ponticelli.

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