Schiaffeggiò il vigile all'autovelox:
finisce male per un quarantottenne

Schiaffeggiò il vigile all'autovelox: finisce male per un quarantottenne
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Venerdì 10 Maggio 2019, 13:09 - Ultimo aggiornamento: 15:42
BORGO VALBELLUNA - L'assalto al vigile della Valbelluna che stava facendo servizio all'autovelox costerà 4 mesi e 20 giorni di reclusione a R.S., 48enne di Mel. Tutto era iniziato perché l'automobilista si era fermato a fotografare l'agente urlandogli che i vigili stavano «compiendo un furto». La situazione, visti i toni accesi del cittadino, alla fine è degenerata e lui si è messo nei guai per tre reati: interruzione di pubblico servizio, oltraggio e lesioni. Assistito dai suoi legali, avvocato Liuba D'Agostini di Feltre e Patrizia Zannini ha concordato il patteggiamento e la pena di 4 mesi e 20 giorni con il pubblico ministero Katjuscia D'Orlando. La sentenza doveva arrivare ieri mattina in  Tribunale a Belluno, ma il difensore dell'indagato, l'avvocato D'Agostini ha aderito allo sciopero dei legali. R.S. chiuderà la sua posizione quindi solo il 6 giugno, quando patteggerà.
Era il 18 agosto 2017 quando a Lentiai, mentre era in atto sulla sp 1 bis un controllo della polizia locale, con il tenente Angela Zoppè e l'agente Mirco Mosca, l'automobilista cominciò a fotografarli con il cellulare. Il 48enne quasi impazzito si fermò e iniziò a inveire contro gli agenti dicendo: «State compiendo un furto». Invitato dagli agenti a smetterla, R.S. avrebbe afferrato violentemente la mano dell'agente Mosca. In seguito avrebbe chiamato anche un amico in supporto: anche lui, come l'indagato, era militante di un sedicente Comitato nazionale di Liberazione del Veneto. Si qualificava come generale. L'accusa di lesioni è scattata per i 2 giorni di prognosi provocati all'agente Mosca che riportò lesioni personali (lieve trauma alla base del secondo dito della mano destra). 
Ieri mattina la vicenda è approdata di fronte al gip Enrica Marson per il patteggiamento e poi è stata rinviata.
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