Aggredito dalla babygang a 72 anni:
insulti, pietre e ferite alla testa

Aggredito dalla babygang a 72 anni: insulti, pietre e ferite alla testa
di Alessandro Bottone
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Mercoledì 21 Febbraio 2018, 17:28 - Ultimo aggiornamento: 18:26
BARRA - Ancora un episodio di violenza in città. Ancora una volta una “baby gang” scatenata da inutile violenza. Una storia che mette i brividi e che provoca anche tanta rabbia è quella raccontata da un uomo aggredito nella periferia napoletana da un gruppo di ragazzini.

Il fatto è avvenuto martedì scorso, 13 febbraio, in prima serata a Barra. Come suo solito, F. porta il suo cane a passeggio nei paraggi del parco di Villa Letizia, zona est di Napoli. Sono tra le 19:30 e le 20. Vicino al parcheggio della struttura pubblica insiste un gruppo di giovani, anzi giovanissimi. Avranno tra i 13 e i 15 anni stando al racconto della vittima. Mentre il 72enne stava passeggiando in compagnia dell’animale alcuni della banda iniziano a insultarlo. Prese in giro, parolacce, offese varie. L’uomo fa finta di nulla, fa come se non fosse lui il bersaglio del gruppo composto da una ventina di ragazzini. Sempre tenendo stretto tra le dita il guinzaglio dell’amico a quattro zampe, F. si dirige verso il parco cercando di allontanarsi dalla baby gang. Ma non ha modo di farlo: gli si avvicinano in sella al motorino, sfrecciano a tutta velocità per mettergli paura.

A difenderlo c’era solo il suo cane. In zona insistono numerose abitazioni ma nessuno sembra accorgersi di nulla. F. decide, quindi, di rientrare a casa per evitare il peggio. Pensava che tutto finiva come l’ultima volta quando i giovani si sono fermati allo sfottò e a qualche parola di troppo. Questa volta non hanno freni. Iniziano a lanciargli contro delle pietre recuperate dal vicino parco che versa in condizioni di assoluto degrado. Lo colpiscono più volte ma, per fortuna, i vestiti evitano ferite o contusioni.

Non si accontentano. Quando mancano pochi metri dall'abitazione dell'uomo lo accerchiano. Uno di loro, avendo tra le mani un tubicino di ferro recuperato in strada, lo colpisce alla testa, più volte. «Prendi pure il cane» dice, in dialetto, un coetaneo istigando il giovane alla violenza anche contro l’animale. Minuti di vero terrore per l’uomo che inizia a sanguinare copiosamente alla testa. Intanto i giovani si allontanano. F. ha, però, la lucidità di chiedere aiuto. Compone il numero del 113 sul cellulare. Una volante della Polizia di Stato lo raggiungerà sul posto insieme all’ambulanza. Il personale del 118 presta le prime cure, specie per bloccare il copioso sanguinamento.

Più tardi al pronto soccorso dell’ospedale Betania di Ponticelli gli viene refertata una “profonda ferita della fronte con lesione della teca cranica e notevole sanguinamento” e altre ferite alla testa. Una prognosi di quattordici giorni. Il giorno dopo l’uomo ha sporto formale denuncia alla stazione dei Carabinieri di Barra per quanto accaduto. Dice di non sapere di altri episodi in zona anche se sottolinea che la zona è particolarmente isolata di sera. Negli ultimi giorni non ha rincontrato nessuno dei suoi aggressori. Difficile riconoscerli perché era buio ed erano in tanti.
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