Bambino segregato in casa: dopo i genitori arrestata anche la zia in Costa Smeralda

Bambino segregato in casa: dopo i genitori arrestata anche la zia in Costa Smeralda
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Martedì 10 Dicembre 2019, 10:13 - Ultimo aggiornamento: 11:26
ARZACHENA -  Bambino segregato in casa in Sardegna: terzo arresto nell'inchiesta partita la scorsa estate sul bambino di 11 anni tenuto segregato dai genitori nella sua cameretta all'interno di quella che è stata ribattezzata «la villetta degli orrori», nelle campagne vicino ad Arzachena, in Costa Smeralda. Dopo gli arresti del padre e della mamma del piccolo, che si trovano da mesi ai domiciliari, le manette sono scattare anche per una zia del bimbo, cognata del padre.

Su disposizione del gip del Tribunale di Tempio Pausania, i carabinieri del Reparto territoriale di Olbia, guidati dal colonnello Davide Crapa, hanno arrestato la donna, accusata dai pm Laura Bassani e Luciano Tarditi di essere l'ispiratrice e istigatrice dei metodi educativi subiti dall'11enne. La donna, difesa dall'avvocato Jacopo Merlini, è stata rinchiusa nel carcere di Bancali, a Sassari.

La notte del 29 giugno scorso il bambino aveva telefonato ai carabinieri per chiedere aiuto dopo essere stato chiuso a chiave nella sua stanza, senza letto, senza luce e con un secchio dove fare i bisogni.
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