«Pacemaker impiantato al contrario»: morto bimbo di due anni, 8 medici indagati. Ma il Bambino Gesù respinge ogni accusa

«Pacemaker impiantato al contrario»: morto bimbo di due anni, 8 medici indagati. Ma il Bambino Gesù respinge ogni accusa
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Domenica 13 Settembre 2020, 13:19 - Ultimo aggiornamento: 17:00
È fissata per martedì, davanti al gip di Roma, l'udienza preliminare del procedimento che vede imputati 8 medici dell'ospedale Bambino Gesù della capitale, accusati di omicidio colposo per la morte di un bimbo di due anni a cui sarebbe stato impiantato un pacemaker al contrario.

Il piccolo, nato con una patologia cardiaca, viene sottoposto nel 2016 ad una operazione in Sicilia, a Taormina, presso il centro cardiologico pediatrico Mediterraneo dell'ospedale Bambino Gesù. Della vicenda scrive oggi Repubblica. Secondo l'accusa i tre medici che lo operano gli impiantano il pacemaker al contrario, rivolto verso il basso. Un errore che gli avrebbe provocato una sorta di cappio all'arteria che, nella crescita, causa una insufficienza cardiocircolatoria.

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Nel 2018 il bimbo arriva a Roma, sempre al Bambino Gesù, ma i cardiologi che lo visitano, sempre secondo l'accusa, non capiscono la gravità della situazione e ritardano una serie di esami. A settembre di due anni fa il cardiologo riscontra qualche problema, ma fissa la tac solo due mesi dopo, secondo la ricostruzione dei pm. Si arriva al 31 dicembre, le condizioni del bambino sono molto gravi. Viene sottoposto ad un nuovo intervento chirurgico ma i medici, a detta dei magistrati, sbagliano la procedura e due giorni dopo il bimbo muore. Nell'udienza preliminare il giudice potrebbe affidare una perizia per accertare cosa sia successo e cosa, eventualmente, ha causata una catena così lunga di errori.

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Da parte sua, il Bambino Gesù di Roma respinge le accuse e fa sapere che
«la ricostruzione della vicenda è lontana dalla realtà.
Non esiste nessun pacemaker "messo al contrario" (affermazione inammissibile). Ma una complicanza prevista in letteratura che si registra in pochissimi casi e risolvibile chirurgicamente
». «L'intervento  continua la nota dell'ospedale pediatrico - era stato già programmato. Ma il bambino purtroppo, in attesa di tornare a ricovero, avrebbe contratto un virus e poi una polmonite che gli è risultata fatale».  L'ospedale ha poi espresso vicinanza alla famiglia del piccolo e fiducia nel lavoro della magistratura.

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