Bimbo morto a Sharm, i genitori sono tornati in Italia. Il papà è ricoverato in ospedale

Lo zio Roberto Manosperti: "Sulla morte di Andrea avvenuta nel giro di sole 36 ore dalla manifestazione dei primi sintomi, non c'è ancora alcuna certezza. In Italia rifaremo l'autospia"

Bimbo morto a Sharm, i genitori sono tornati in Italia. Il papà è ricoverato in ospedale
​Bimbo morto a Sharm, i genitori sono tornati in Italia. Il papà è ricoverato in ospedale
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Giovedì 7 Luglio 2022, 16:45 - Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 15:24

È atterrato all'aeroporto Falcone Borsellino di Palermo l'aereo che ha riportato a casa i genitori del piccolo Andrea Mirabile, il bimbo di 6 anni morto a Sharm El Sheik mentre era in vacanza con la famiglia. Ad attendere la coppia, c'è un'ambulanza che li porterà al Policlinico. Le condizioni di salute di Antonio Mirabile infatti sono ancora gravi e l'uomo è stato ricoverato: entrambi i genitori sono al pronto soccorso per gli esami di rito.

 «La tragedia che ci ha colpito segnerà per sempre la vita delle nostre famiglie. Una ferita che ci porteremo a lungo». Lo dice Roberto Manosperti, zio materno del piccolo Andrea Mirabile, il bambino di sei anni morto per cause ancora da chiarire a Sharm El Sheikh, dove era in vacanza con i genitori.

Antonio Mirabile, 46 anni, che lavora all'Anas, padre del piccolo Andrea, ed è grave anche se le sue condizioni sembrano migliorare. «Per fortuna lo stato di mio cognato Antonio registra lievi miglioramenti - aggiunge Roberto Manosperti - Il problema è che persiste il basso valore di ossigenazione del sangue non appena gli viene tolta la mascherina dell'ossigeno. Una situazione che non gli permette di prendere il primo volo di linea con mia sorella e ritornare a casa».

Le cause della morte

Sta meglio invece la mamma del piccolo, Rosalia Manosperti, incinta di 4 mesi. Restano ancora un mistero le cause della morte del bambino. «Sulla morte di Andreuccio avvenuta nel giro di sole 36 ore dalla manifestazione dei primi sintomi, non c'è ancora alcuna certezza così come non abbiamo la tempistica per conoscere il referto dell'autopsia eseguita dai medici egiziani. Non appena la salma tornerà in Italia ci adopereremo per far eseguire un altro esame da medici di fiducia». Roberto Manosperti aveva lanciato un nuovo appello ad aiutare i familiari bloccati in Egitto. «Mi rivolgo a tutte le istituzioni e autorità competenti sia a quelli locali, il Comune di Palermo e la Regione Siciliana, che a quelle nazionali affinché tutti si possano adoperare per fare rientrare a casa mia sorella, che voglio ricordare è incinta, e mio cognato dopo questa immane tragedia che li ha colpiti». La Farnesina è già stata informata, così come l'Ambasciata italiana in Egitto: tutti avevano assicurato che una volta migliorate le condizioni del papà del bimbo la famiglia verrà trasferita a Palermo a spese dello Stato. E oggi la coppia è tornata a casa. 

 

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