Padre e madre, che prima di sporgere denuncia si erano rivolto alla dirigente della scuola e poi all'ufficio scolastico provinciale, lamentavano disagi subiti dal figlio e una situazione di isolamento rispetto ai compagni, oltre a poca igiene e al sospetto che consumasse i pasti da solo. Intercettazioni ambientali e video documentano anche la presenza del piccolo, spesso, in sala ginnastica, da solo, con il tablet, mentre la maestra è 'distrattà dal telefonino. Interrogata, la donna si sarebbe difesa sostenendo, per esempio, che al bimbo piacesse essere trascinato per terra. Frequenti sarebbero state le discussioni con le colleghe che contestavano quell'uso eccessivo del tablet per lo scolaro.
L'insegnante si è rivolta al Tribunale del riesame contro il provvedimento di sospensione, ma la sua richiesta è stata respinta e sabato scorso le è stata notificata l'ordinanza che conferma l'interdizione dalle funzioni di insegnamento. «Purtroppo non si tratta più di sporadici casi di cronaca ma di un triste bollettino sempre più fitto di notizie di questo tipo», commenta la senatrice Gabriella Giammanco, vicepresidente di forza Italia relatrice del disegno di legge che chiede l'installazione di sistemi di videosorveglianza in asili, scuole materne, strutture per anziani e disabili. Il provvedimento, ricorda la parlamentare azzurra, è bloccato da quasi due anni in Commissione Affari costituzionali del Senato, in attesa di ricevere un parere dalla Commissione Bilancio.
«Un parere che i colleghi sembrano non volere dare», sostiene la Giammanco, che chiede al presidente della Affari Costituzionali, Stefano Borghesi, «di procedere con i nostri lavori affinché il provvedimento arrivi presto in Aula.
La maggioranza - conclude - dovrà assumersi le sue responsabilità di fronte agli italiani su un provvedimento condiviso e richiesto a gran voce».