Spende i soldi del disabile: avvocato sospeso per un anno dal giudice. «Chiedo scusa, ero in difficoltà per la pandemia»

Spende i soldi del disabile: avvocato sospeso per un anno dal giudice. «Chiedo scusa, ero in difficoltà per la pandemia»
Spende i soldi del disabile: avvocato sospeso per un anno dal giudice. «Chiedo scusa, ero in difficoltà per la pandemia»
di Manlio Biancone
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Sabato 8 Maggio 2021, 10:45

I finanzieri della Compagnia di Avezzano hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura interdittiva del divieto temporaneo di esercizio della professione forense, per 12 mesi, e contestuale decreto di sequestro preventivo emessi dal gip presso il Tribunale di Avezzano, Daria Lombardi, nei confronti di un avvocato, Antonio Di Cintio, del foro di Avezzano.


L’attività di indagine, coordinata dal pm Maurizio Maria Cerrato, trae origine dalle preoccupazioni espresse dai parenti alle fiamme gialle su una persona diventata disabile in seguito di un grave incidente stradale. Gli inquirenti hanno accertato che l’ avvocato, nominato amministratore di sostegno, abusando della sua pubblica funzione, si sarebbe impossessato di oltre 35mila euro. Il professionista avrebbe gestito in «maniera anomala» il denaro della persona fragile contraendo, in nome e per conto dell’assistito, un prestito ipotecario per 30mila euro, finalizzato a ripianare debiti pregressi maturati nella precedente gestione della tutela, ma di cui avrebbe fatto uso personale, addirittura «evitando di onorare le rette dovute alle strutture di riabilitazione». Al fine di verificare se la condotta illecita fosse riconducibile a legale nella gestione del denaro, le fiamme gialle, coordinate dalla procura, hanno avviato indagini che hanno consentito di accertate la condotta illecita dell’avvocato che si sarebbe appropriato indebitamente delle somme che erano state, tra l’altro, avute tramite un mutuo bancario per sanare debiti pregressi nei confronti dell’istituto dove il disabile era stato ricoverato.

Il legale era stato nominato dal giudice dopo aver subito un altro abuso da parte della madre che avrebbe sottratto al figlio l’intera somma, circa 800mila euro, di un risarcimento avuto dall’assicurazione in seguito all’incidente. La donna era stata denunciata e il magistrato aveva, appunto, deciso di nominare un amministratore per cercare di proteggere il disabile. Era stato accesso un mutuo che doveva servire a pagare il debito accumulato negli anni con la struttura di riabilitazione. L’ avvocato però, avendo qualche problema economico - secondo le accuse mosse - avrebbe utilizzato la somma per risanare i suoi debiti. Ora all’esito delle attività investigative, i finanzieri hanno deferito l’ avvocato all’autorità giudiziaria per i reati di peculato, procedendo, altresì, all’esecuzione del provvedimento di interdizione e di sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto del reato sui conti correnti nella disponibilità dell’indagato. L’altra mattina davanti al gip del Tribunale si è tenuto l’interrogatorio di garanzia dell’indagato assistito dal suo avvocato di fiducia. «È pentito per quello che è successo e chiede scusa- ha precisato il suo legale- ma si è impegnato a restituire l’intera somma al disabile. Le difficoltà economiche dovute alla pandemia l’hanno portato ad utilizzare quelle somme del disabile». 

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