In Italia la diffusione di questi sistemi è pressochè inesistente, ma negli Stati Uniti e in Giappone i dispositivi che impediscono a chi è ubriaco di mettersi al volante sono piuttosto utilizzati. Chiamati comunemente con il nome 'alcohol interlock', sono solitamente installati all'interno dell'auto e il guidatore deve soffiarci dentro per effettuare la messa in moto, che viene autorizzata solo se l'alito risulta in regola.
Quello messo a punto da Honda e Hitachi, invece, funziona anche prima di salire in auto ed è resistente ai tentativi di manomissione. Una volta che il guidatore ubriaco si avvicina alla vettura, se non ha già desistito dall'intenzione di guidare, può vedere un allarme sul cruscotto che, se ignorato, porta direttamente al blocco dell'accensione.