Attacco nucleare, è possibile una nuova Chernobyl? Dal nodo grafite al rischio di un effetto Fukushima

Le centrali ucraina utilizzano una tecnologia più moderna. I reattori sono ad acqua pressurizzata e progettati per resistere a terremoti e incidenti aerei. Il pericolo del danneggiamento della capacità di raffreddamento

Attacco nucleare, è possibile una nuova Chernobyl? Dal tema della grafite al rischio di un effetto Fukushima
Attacco nucleare, è possibile una nuova Chernobyl? Dal tema della grafite al rischio di un effetto Fukushima
di Simone Pierini
4 Minuti di Lettura
Venerdì 4 Marzo 2022, 21:55

L'attacco alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, ha suscitato preoccupazione internazionale per la sicurezza degli impianti del Paese. Secondo quanto riportato dal New York Times, che ha analizzato le immagini del rogo, l'incendio scatenato dai combattimenti vicino alla centrale ha causato danni all'impianto di addestramento a circa 1500 piedi (450 metri circa) dal più vicino dei sei reattori dell'impianto. Il portavoce del Pentagono John Kirby in un'intervista alla Cnn ha dichiarato che quanto avvenuto «aumenta il rischio di una catastrofe». Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky un disastro alla centrale nucleare di Zaporizhzhia sarebbe sei volte peggiore di Chernobyl. «Questa notte sarebbe potuta essere la fine della storia dell'Ucraina e dell'Europa», ha detto Zelensky, aggiungendo che i russi «sapevano cosa stavano colpendo, hanno mirato direttamente il sito». Ma quali sono i rischi reali che un attacco a una centrale nucleare ucraina può provocare? Si teme davvero una nuova Chernobyl o addirittura una catastrofe peggiore?

Le centrali nucleari in Ucraina, i rischi 

L'Ucraina è fortemente dipendente dall'energia nucleare e possiede quattro centrali elettriche principali, con 15 reattori, che generano circa la metà della sua elettricità.

Secondo gli esperti, sentiti dal Guardian, il pericolo immediato dell'attacco sembra essere basso, con la Russia che avrebbe tanto da perdere quanto chiunque altro. «Se ci dovesse essere un grave incidente nucleare è perché qualcosa viene fatto deliberatamente», ha dichiarato Tom Scott, professore di materiali all'Università di Bristol. «Sicuramente nessuno sarà così stupido, non giova a nessuno. Il vento in questo periodo soffia verso la Russia». Rafael Mariano Grossi, capo del watchdog nucleare dell'AIEA delle Nazioni Unite, ha confermato venerdì che i livelli di radiazioni nel sito erano nella norma, che tutti i sistemi di sicurezza dell'impianto erano rimasti inalterati e che i reattori stessi non erano stati violati. Il proiettile aveva colpito un edificio amministrativo a una certa distanza all'interno del sito.

Il ruolo della grafite di Chernobyl

Dei sei reattori del sito, cinque sono in modalità di sicurezza, con un'unità funzionante al 60% della capacità. I rapporti dal sito suggeriscono che il personale ha continuato a controllare le operazioni. Mentre Zelenskiy si è affrettato a evidenziare il potenziale di un incidente paragonandolo al disastro di Chernobyl, la tecnologia che viene utilizzata a Zaporizhzhia è piuttosto diversa. Il reattore di Chernobyl faceva uso della grafite per tenere sotto controllo la reazione nucleare e il disastro fu causato proprio da un incendio di questo elemento. L'impianto di Zaporizhzhia – e quelli degli altri stabilimenti principali dell'Ucraina, (Khmelnitski, Rovno e nell'​​Ucraina meridionale) – presenta reattori ad acqua pressurizzata, una tecnologia più moderna che non prevede l'uso della grafite. I reattori ad acqua pressurizzata hanno nella loro parte centrale un recipiente d'acciaio, come una gigantesca pentola a pressione con pareti spesse 20 centimetri. Al suo interno sono contenuti il combustibile nucleare e i prodotti radioattivi della reazione nucleare ed è progettato per resistere ai danni di eventi come terremoti e incidenti aerei, sebbene non specificamente a proiettili di artiglieria. La nave interna è circondata da un edificio di contenimento in cemento armato e acciaio. Questa protezione Chernobyl non l'aveva. Per un evento della portata di Chernobyl, sia il recipiente a pressione che il bioscudo in cemento dovrebbero essere violati e ciò richiederebbe probabilmente un bersaglio intenzionale con enormi esplosivi.

Lo scenario peggiore

Tuttavia gli esperti sono particolarmente allarmati dal fatto che un principio riconosciuto a livello internazionale – garantire l'integrità fisica degli impianti nucleari civili – sia stato disatteso. «È molto chiaro che questo è contrario alle convenzioni di Ginevra», ha affermato Scott. «Farlo è una flagrante violazione delle leggi e degli accordi internazionali». Uno scenario peggiore, ha sottolineato Scott, è ricondicibile al danneggiamento della capacità di raffreddamento di Zaporizhzhia o di una delle altre strutture ucraine. Anche dopo lo spegnimento i reattori hanno bisogno di un raffreddamento continuo per diverse settimane per rimuovere il calore residuo dal nocciolo. I sistemi di raffreddamento si basano su generatori diesel, quindi qualsiasi danno a questi potrebbe causare un incidente simile a quello di Fukushima, dove l'alimentazione dell'impianto è venuta a mancare dopo uno tsunami. Ciò potrebbe comportare il surriscaldamento dei reattori e la trasformazione dell'acqua residua in vapore che potrebbe sciogliere il combustibile all'interno del reattore e causare il rilascio di radiazioni nell'atmosfera. 

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