Condizionatori “sessisti”? Una ricerca
conferma: tarati sul fisico dei maschi

Condizionatori “sessisti”? Una ricerca conferma: tarati sul fisico dei maschi
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 5 Agosto 2015, 14:20 - Ultimo aggiornamento: 14:21
ROMA - Uffici "sessisti" costringono le donne a rabbrividire per il freddo, a causa di sistemi di aria condizionata tarati sulla temperatura corporea e il metabolismo maschili. Condizionatori maschilisti, dunque, rivela uno studio dell'Università di Maastricht in Olanda, pubblicato su Nature Climate Change. La maggior parte dei sistemi di climatizzazione nei posti di lavoro è impostata basandosi sul consumo energetico a riposo di un quarantenne, che è il 30% più veloce di quello femminile. Così se gli uomini stanno freschi, e bene, in ufficio, le colleghe avrebbero bisogno che la temperatura si alzasse di 4 gradi per non sentire freddo. E per scaldarsi indossano cardigan e pashmine in piena estate. Per lei, secondo i risultati, l'ideale sono 24,5 gradi, per lui 22 gradi.



«La valutazione della temperatura di un edificio è basata, sin dalle prime ricerche negli anni '60, su parametri medi maschili - afferma l'autore principale dello studio, Boris Kingma - Vogliamo invece sottolineare le differenze fra il consumo energetico a riposo di lui e di lei e suggerire che è importante considerarle quando si definiscono gli standard di climatizzazione interna».
Una questione definita
«sessista» da una giornalista, in una rubrica sul Washington Post, questa delle differenze di genere e dell'aria condizionata, che tante discussioni e malumori causa in tanti palazzi in queste calde giornate lavorative. Non è solo una questione di vestirsi più leggere e meno coperte dei maschi o di fare i capricci: lo studio olandese sostiene che le donne davvero soffrono con le temperature giuste per lui. Basterebbe alzarle di 2-3 gradi per non farle più rabbrividire.
© RIPRODUZIONE RISERVATA