Angela Celentano, sparita sul Faito nel '96
Dal Messico chiedono un prelievo del dna

Angela Celentano
Angela Celentano
di Ciriaco M. Viggiano
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Domenica 21 Febbraio 2016, 11:08

VICO EQUENSE. Stavolta la rogatoria è arrivata dal Messico. I magistrati d'oltreoceano chiedono un profilo «aggiornato» del dna di Angela Celentano, scomparsa il 10 agosto 1996 sul monte Faito. E così, nelle prossime ore, la polizia scientifica preleverà campioni di sangue ai genitori e alle sorelle della ragazza. A effettuare i test saranno gli investigatori messicani che dal 2010 sono sulle tracce di Celeste Ruiz, la giovane che affermò di essere Angela e di non voler essere cercata. La richiesta è stata inviata alcune settimane fa dalla Procura generale messicana e, nei giorni scorsi, è arrivata sulla scrivania del gip del Tribunale di Torre Annunziata Giovanni De Angelis. Nel documento si chiede alle autorità italiane di prelevare campioni di sangue, di saliva e peli dai familiari di Angela Celentano: i genitori Catello e Maria e le sorelle Rosa e Naomi.Ad accompagnare la richiesta è stata una lettera di Andrea Orlando: il ministro della Giustizia ha sollecitato l'attivazione della procedura in base ai trattati che regolano i rapporti tra Italia e Messico. E ieri, su ordine del gip, gli agenti del commissariato di Sorrento hanno annunciato alla famiglia Celentano i prossimi prelievi.

A effettuarli sarà la polizia scientifica che, successivamente, spedirà i campioni raccolti agli investigatori messicani.Con ogni probabilità il dna dei Celentano non sarà confrontato con quello di altre persone: al momento, infatti, le ricerche in Messico non hanno dato frutto. Le forze dell'ordine d'oltreoceano non sono riuscite a trovare nessuna ragazza che somigli ad Angela né tantomeno a individuare Celeste Ruiz.È plausibile, quindi, che il dna dei Celentano serva ad aggiornare il materiale a disposizione degli investigatori messicani. Voci di corridoio, però, vogliono che il profilo genetico dei familiari di Angela sia destinato a una nuova unità di forze dell'ordine deputata alla ricerca delle persone scomparse.

Sulla vicenda, ovviamente, vige il massimo riserbo. Bocche cucite in Tribunale e in Procura così come ad Arola, la frazione di Vico Equense dove i familiari di Angela risiedono. «Non abbiamo nulla da dire fa sapere Luigi Ferrandino, avvocato dei Celentano se non che l'indagine avviata dalla Procura di Torre Annunziata è ancora aperta e che attendiamo con fiducia l'esito del lavoro di magistrati e forze dell'ordine».Insomma, la speranza che dal Messico arrivino notizie sulla sorte della bambina scomparsa quasi vent'anni fa non si è affievolita. Era la primavera del 2010 quando Celeste Ruiz contattò via mail la famiglia Celentano affermando di essere Angela, di trovarsi in Messico e di non voler essere cercata.La Procura di Torre Annunziata aprì immediatamente un fascicolo.

Le verifiche consentirono di individuare il luogo dal quale erano stati spediti messaggi e fotografie: un'abitazione di Acapulco dove Cristino Ruiz, dipendente del Ministero della giustizia messicano, risiedeva insieme alla moglie Norma Hilda Valle Fierro e ai figli. Di Celeste, però, nessuna traccia. Successivamente Manuel Vazquez Valle, figlio di primo letto della Valle Fierro, confessò di aver inviato le mail ai Celentano da casa Ruiz spacciandosi per Celeste.

Poi il 36enne ritrattò, allontanando nuovamente la soluzione del mistero. I flop nelle ricerche e le lungaggini burocratiche, però, non hanno mai scoraggiato i Celentano che ora sono pronti al settimo prelievo di sangue in vent'anni: tutto pur di riabbracciare la bambina scomparsa nel 1996.