Angela Celentano, missione
in Messico sulle tracce del suo Dna

Angela Celentano
Angela Celentano
di Ciriaco M. Viggiano
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Sabato 7 Maggio 2016, 09:00 - Ultimo aggiornamento: 10:21
NAPOLI - Gli atti d'inchiesta dal 2010 a oggi e il dna prelevato poche settimane fa a genitori e sorelle: è su questi elementi che una task-force messicana sta lavorando per trovare Angela Celentano, scomparsa il 10 agosto 1996 sul monte Faito. Per l'indagine, avviata sei anni fa dalla Procura di Torre Annunziata, scende ora in campo persino Matteo Renzi: il presidente del Consiglio ha sollecitato le autorità d'oltreoceano ad accelerare nelle ricerche di Celeste Ruiz, la ragazza che nel 2010 dichiarò di essere Angela e di trovarsi in Messico. Le novità sono trapelate dall'incontro di ieri mattina tra i genitori di Angela Celentano, il loro avvocato Luigi Ferrandino, il procuratore oplontino Alessandro Pennasilico e l'aggiunto Pierpaolo Filippelli.

La Procura di Torre Annunziata ha inviato in Messico la traduzione degli atti d'inchiesta prodotti negli ultimi sei anni: un fascicolo enorme, al quale le autorità centramericane avrebbero voluto aggiungere anche l'interpretazione dei disegni e delle letterine di Angela. Questi documenti e il dna prelevato ai Celentano poche settimane fa sono ora a disposizione di una unità speciale messicana deputata alla ricerca delle persone scomparse.

Dopo il ministro Andrea Orlando e il procuratore antimafia Franco Roberti, anche il premier Renzi è andato in pressing sulle autorità messicane chiedendo la verità sia su Celeste Ruiz che su Angela Celentano. Di sicuro l'inchiesta avviata nel 2010 dalla Procura di Torre Annunziata non è chiusa: il fascicolo resterà aperto fino a quando gli investigatori messicani e italiani non saranno riusciti a trovare Celeste e a chiarire il legame tra lei e Angela.
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