Lotta ai tumori, la battaglia anche a tavola con i cibi giusti. Ecco i consigli del medico Claudia Venturini dell'Inrca di Ancona

Claudia Venturini, medico chirurgo, specialista in Scienza dell’alimentazione presso il Centro di Nutrizione clinica dell’Inrca di Ancona
Claudia Venturini, medico chirurgo, specialista in Scienza dell’alimentazione presso il Centro di Nutrizione clinica dell’Inrca di Ancona
di Federica Buroni
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Martedì 16 Marzo 2021, 07:55

ANCONA -Noi siamo quello che mangiamo. Tutto vero: la nutrizione riveste un ruolo fondamentale sulla qualità della vita, del nostro corpo e della nostra mente. Tanto più in un malato oncologico. «In queste persone, però, lo stato nutrizionale può essere compromesso dal momento che l’assunzione di cibo, spesso e per varie ragioni, può risultare problematica», avverte Claudia Venturini, medico chirurgo, specialista in Scienza dell’alimentazione presso il Centro di Nutrizione clinica dell’Inrca di Ancona. Il motivo? È la malattia in sé che «può determinare, a seconda della fase, deficit di nutrienti essenziali», spiega il medico. 
I dettagli. Proprio questi deficit, chiarisce Venturini, «possono portare ad un quadro generale di malnutrizione. Una condizione che, a sua volta, è una malattia nelle malattia». Dunque, in oncologia, il problema della malnutrizione è davvero serio. «È presente alla prima visita nel 52% dei pazienti – sottolinea il medico - specialmente nei pazienti con cancro allo stomaco, al pancreas e all’esofago. Ma anche alla testa e al collo, al polmone e al colon retto. Spesso, tra l’altro, non viene riconosciuta in tempo e, quindi, non viene curata nel giusto modo». Oggi, invece, il cancro «si vince anche a tavola». Postilla significativa: «La malnutrizione non sempre implica la perdita del peso ma può riguardare anche un obeso e deriva in gran parte dal tumore e anche dalle cure. Va poi evidenziato che la chemioterapia e la radioterapia non colpiscono solo le cellule tumorali ma anche quelle sane come dimostrano, per esempio, la caduta dei capelli e la perdita dell’appetito. Mangiare nel modo adeguato, dunque, consente di affrontare il tumore con i migliori risultati». La selezione degli alimenti, infatti, influisce su come fronteggiare la malattia, sugli effetti collaterali delle cure e anche sulla ricomparsa stessa del cancro. Venturini fa il punto: «Molte forme di cancro si associano a perdita di peso che riguarda circa il 40% dei pazienti al momento della diagnosi. Questo fenomeno è determinato da vari fattori e cioè la produzione di sostanze chimiche ad opera delle cellule tumorali, da nausea vomito, stipsi, diarrea e perdita di appetito ma anche dal cattivo assorbimento delle sostanze nutritive, specialmente in conseguenza di interventi chirurgici di rimozione di tratti gastroenterici o agli effetti collaterali di radio e chemioterapia. Infine, tutto questo si lega anche alla difficoltà di masticazione, deglutizione o di percezione dei sapori nonchè alla riduzione stessa dell’appetito».
Ecco una serie di spunti utili per i malati oncologici, tratti, ricorda Venturini, da un manuale pubblicato dall’American Cancer Society per contrastare gli effetti collaterali delle terapie più comuni.

Nausea e vomito: «Spuntino: è la parola d’ordine spezzando i tre pasti principali in sei-otto snack al giorno. No a piatti pesanti ma cibi secchi, freschi, assumere solo piccoli sorsi di liquidi durante i pasti e bere invece acqua e tisane lontano dai pasti. E’ importante anche tenersi attivi il più possibile». Contro la stipsi, ecco cibi ricchi di fibre come cereali integrali, verdura e frutta con al buccia. Contro la diarrea, meglio bere lontano dai pasti e mangiare poco e spesso durante la giornata: sono utili alimenti ricchi di potassio e sodio come banane e mele. Per la spossatezza, il suggerimento migliore è quello di puntare su frutta secca, cibi integrali, legumi, fibre con un po’ di olio extravergine di oliva. Quanto ai fastidi in bocca, è importante evitare cibi che richiedono una masticazione faticosa come quelli più asciutti mentre possono dare sollievo i ghiaccioli alla frutta. Se il disturbo è accompagnato da piccole ulcere sulla mucosa orale, meglio evitare tutto ciò che è salato o speziato. Talora, infine, le cure possono provocare un sapore cattivo in bocca: sorseggiare acqua con qualche goccia di limone può risolvere il problema.

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