ANCONA - Una tecnica di riequilibrio energetico, semplice ed efficace. Il Reiki si presenta così, come disciplina in grado di favorire, nel tempo, un processo interno di “autoguarigione”. Nella sua versatilità e nelle sue infinite possibilità di adattarsi alle esigenze di ognuno, il Reiki non ha nulla a che fare con religioni o filosofie: è uno stile di vita e anche un metodo che chiunque può praticare. Il Reiki e, quindi, il passaggio dell’energia, può essere praticato a tutti, bimbi, anziani, animali, piante, alimenti ed acqua.
«Riprende in chiave moderna il sistema del benessere del lontano Oriente – spiega Monica Cozzolino, Master Reiki e operatore olistico, attiva tra Ancona e Macerata – ed è oggi diffuso in tutti i paesi occidentali, praticato da milioni di persone. In Italia ci sono tanti operatori e diverse scuole. Non solo: tanti ospedali, in Italia, utilizzano questa tecnica come supporto alla medicina ufficiale».
Si comincia dall’ideogramma giapponese Reiki: è stato coniato dallo stesso fondatore della disciplina, Milkao Usui e significa energia vitale e universale. Se i dettagli contano, è bene chiarire che Rei indica l’energia dell’universo, Ki quello che scorre in tutte le cose e che si può definire energia vitale. «Reiki è il metodo per armonizzare e riportare in equilibrio la propria energia con quella universale – spiega la coach -, così facendo, si avvia, nel nostro interno, un processo globale di armonia naturale seguendo un modello che possiamo definire “olistico” e cioè impostato su vari livelli di benessere fisico, mentale, emozionale e spirituale». Già la fisica quantistica insegna che tutto l’universo è costituito di energia in perfetto equilibrio e movimento, governato da precise leggi cosmiche. «Il Reiki consente di connettere, in modo consapevole, la nostra energia con quella dell’universo», insiste Cozzolino. Ecco perché «si tratta di una tecnica accessibile a tutti, non sono richieste capacità particolari». Beninteso: non è una terapia. Avverte la coach: «Però ha una grande efficacia sul benessere delle persone, in particolare è una tecnica di rilassamento e riduzione dello stress per ritrovare un equilibrio originario».
Il Reiki è organizzato in livelli: primo, secondo e terzo che è un percorso per l’insegnamento (Master). Cozzolino, Reiki Master, entra nei dettagli: «Il primo livello ci dà l’opportunità d’interagire sul piano fisico da un punto di vista energetico, consentendo all’energia di fluire attraverso le nostre mani, così potendo praticare l’autotrattamento e il trattamento ad altre persone». Il secondo ci permette di «lavorare su un piano più sottile, mentale ed emozionale, potendo mandare Reiki anche a distanza». Nel terzo, «cresce ulteriormente la consapevolezza ed agisce su un piano superiore e cioè quello spirituale, dove tutto è Uno. È il livello della maestria, quello cui si accede quando la persona desidera con tutto il cuore trasmettere questo percorso alle altre persone».
Il Reiki può essere praticato da tutti: dai bimbi agli anziani, non ci sono limiti di età. «Tutti possiamo diventare un canale Reiki – chiarisce la coach - e una volta ricevuta l’iniziazione di primo livello, lo possiamo praticare per tutta la vita.