I polipeptidi, uno degli ultimi prodotti della ricerca biotecnologica, una vera bomba antiaging, ecco come usarli

Una ragazza con un viso luminoso
Una ragazza con un viso luminoso
di Federica Buroni
3 Minuti di Lettura
Giovedì 5 Maggio 2022, 15:13

ANCONA - La scienza al servizio della bellezza con i polipeptidi, un mix ottimale di amminoacidi, vera bomba antiaging. Stiamo parlando di uno degli ultimi capitoli della ricerca biotecnologica per fronteggiare l’invecchiamento delle pelle. In pole position i polipeptidi, cioè catene di due o tre amminoacidi, tra cui i più noti sono arginina, alanina, valina, isoleucina, serina e lisina, presenti nel nostro corpo. 


I polipeptidi possono essere intesi anche come proteine semplici poiché, rispetto alle proteine, hanno un numero più basso di amminoacidi e hanno pesi molecolari più contenuti. Gli amminoacidi del polipeptide svolgono azioni di “guida” nel nostro corpo; l’esempio più eclatante è la catena che costituisce il Dna il cui compito è quello di fornire tutte le istruzioni alle nostre cellule. Altri esempi di attività è quella, tanto per capirsi, del glucagone e cioè una catena di ben 29 amminoacidi con funzionalità ormonale in contrasto con l’insulina.


Questa grande capacità dei polipeptidi, che consentono alla pelle di “reagire”, li rende il top anche nella dermocosmesi. Negli ultimi anni, nell’ambito dell’antiaging, queste sostanze hanno trovato sempre più spazio nei prodotti di alta qualità destinando il pluriosannato acido ialuronico ad un semplice completamento di idratazione. Insomma, con i polipeptidi si va decisamente più lontano nella lotta contro le rughe. Ci sono diverse catene di amminoacidi che possono risultare efficaci come principi attivi di dermorigenerazione.

Ci sono, in primo luogo, i tetrapeptidi, una catena di 4 amminoacidi in acido grasso e cioè glicina, glutamina, prolina e arginina, in grado di ridurre la sensibilizzazione della pelle. In altre parole, i tetrapeptidi svolgono un’attività di regolazione dei processi infiammatori e ossidativi della pelle proteggendola dai processi di foto e croninvecchiamento. E poi ci sono anche gli esapeptidi e cioè una catena composta da 6 amminoacidi, indicata per operare con i tetrapetidi. 


L’esapeptide è un attivatore dei fibroplasti che sono cellule delle pelle capaci di produrre collagene, glicodaminiglicano, fibre elastiche e reticolari e glicoproteine. Questa sostanza stimola la produzione di collagene ed elastina rendendo quindi la pelle più tonica ed elastica. L’azione combinata è eccezionale. Tetrapeptidi ed esapeptidi sono infatti in grado di attivare i fibroplasti e aumentare le difese della pelle contro l’invecchiamento. Insomma, queste due sostanze, insieme, stimolano la produzione del derma e cioè collagene ed elastina, mantengono integra la struttura extracellulare e vascolare della pelle, incrementano l’idratazione e sostengono le funzioni antiossidanti delle cellule della pelle. In particolare, gli esapeptidi sono caratterizzati da proprietà attive ad effetto volumizzante e miorilassante profondo sulla pelle e, per questo motivo, vengono definiti “boto-simili”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA