Amazon non ammette ritardi nelle consegne e così ammette di costringere gli autisti ai bisogni in bottiglia. Una confessione che arriva dopo le denunce partite da un deputato del partito democratico negli Stati Uniti. Il colosso dell'e-commerce fondato da Jeff Bezos spingerebbe i corrieri a urinare nelle bottiglie pur di far fretta nella consegna delle merci.
Amazon confessa: «Bisogni in bottiglia per non fare tardi»
Amazon continua a essere travolta dalla polemica per come tratta il personale. «Retribuire i dipendenti con 15 dollari l'ora non vuol dire che si tratti di un posto di lavoro all'avanguardia, soprattutto se li costringi a fare la pipì nelle bottiglie di plastica», le parole del deputato Mark Pocan su Twitter nell'ambito della discussione sul salario minimo.
Amazon confessa: «Bisogni in bottiglia per non fare tardi»
In un primo momento Amazon ha negato con ironia: «Veramente crede che facciano la pipì nelle bottiglie? Se fosse così nessuno lavorerebbe per noi».