Alluvione Emilia Romagna, frane e smottamenti: Appennino si sgretola. Da Modigliana a Ranchio, quei paesi isolati

Le richieste di aiuto dai centri tagliati fuori dalle infrastrutture impraticabili: "Noi, prigionieri nei nostri centri"

Alluvione Emilia Romagna, frane e smottamenti: Appennino si sgretola. Da Modigliana a Ranchio, quei paesi isolati
Alluvione Emilia Romagna, frane e smottamenti: Appennino si sgretola. Da Modigliana a Ranchio, quei paesi isolati
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Venerdì 19 Maggio 2023, 23:14 - Ultimo aggiornamento: 23:16

Alluvione Emilia Romagna, frane e smottamenti. Da Modigliana a Ranchio, tanti i paesi isolati. Dopo le forti piogge delle ultime ore, l'Appennino in Emilia e soprattutto in Romagna, si sgretola. Tante le situazioni di emergenza segnalate dai sindaci di paesi rimasti isolati o minacciati dagli smottamenti.

La conta delle frane si aggiorna di ora in ora e il maltempo che non accenna a diminuire rende più complessa la macchina dei soccorsi. In Romagna, il paese più colpito è quello di Modigliana, sull'Appennino forlivese, dove le frane nelle ultime ore sono state oltre 70.

L'Appennino si sgrotola, paesi isolati

«La situazione gravissima della frane e dei cedimenti avvenuti in tutto il territorio comunale, si è aggravata», ha fatto sapere il sindaco Jader Dardi in serata con una comunicazione destinata alla popolazione. «Modigliana in questo momento non è raggiungibile» perché «l'unica via di accesso è sottoposta a verifica per la presenza di un fronte in frana». «Il transito è autorizzato solo per i mezzi di soccorso», spiega il primo cittadino, assicurando che «gli approvvigionamenti alimentari» saranno garantiti da Prefettura, Protezione Civile e Forze dell'Ordine. Ancora chiuso il ponte su via Carlo Alberto Dalla Chiesa: per ripristinarlo è stato chiesto «l'intervento dell'Esercito».

Le situazioni


Situazione di assoluta emergenza anche a Ranchio, frazione di Sarsina, nel Cesenate, dove ci sono tra le 300 e le 400 persone rimaste isolate. «Siamo riusciti a riportare nelle ultime ore elettricità e l'acqua con le autobotti.

Alcune persone sono state evacuate con gli elicotteri», dice il sindaco Enrico Cangini. «Sono prigionieri nella loro comunità perché ci sono quattro strade provinciali di accesso che sono tutte ostruite. L'unica praticabile solo per mezzi di emergenza è la Spinello-Ranchio. E' un dramma. Anche io sono fuori casa». Non va meglio a Mercato Saraceno, sempre nel Cesenate. «Ogni strada avrà almeno 5 o 6 frane. Di certo è cambiata la geografia del paese», sottolinea la sindaca Monica Rossi. «Abbiamo ancora 6 o 7 frazioni che non sono raggiungibili».

Stesso copione anche a Casola Valsenio, sull' Appennino ravennate. «Abbiamo 92 chilometri di strade comunali tutte chiuse. A causa delle frane il nostro territorio è isolato dal resto del mondo», racconta il sindaco Giorgio Sagrini. «Ci sono famiglie che sono bloccate nelle loro case fuori dal centro di Casola e aziende agricole rimaste isolate». Le comunicazioni per tutto il giorno sono state possibili solo grazie alla rete dei radioamatori. E se sulle alture della Romagna la situazione è drammatica non va tanto meglio in Emilia.

Le frane


Sono 292 le frane e gli smottamenti tenuti sotto controllo nel bolognese, di cui alcune molto gravi. Il paese di Monterenzio, «è spaccato in due», lamenta il sindaco Ivan Mantovani. «La strada che collega Bologna a Savazza è ostruita e non può essere percorsa - spiega il primo cittadino - e questo rende impossibile il tragitto dai Comuni della montagna, come Monghidoro e Loiano, verso Bologna». «Il paese è già praticamente diviso in due - chiarisce - e io stesso non riesco a rientrare a casa da cinque giorni». Nel pomeriggio, poi, un'ordinanza diramata dalla Città Metropolitana di Bologna ha esteso ulteriormente la zona rossa, includendo anche parte del territorio di Ozzano.

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