Sarà un Halloween speciale quello che ci ha confezionato lo spazio. La Terra stanotte potrebbe essere investita da una tempesta geomagnetica di classe G3 (quelle tra le più potenti). L'allerta imminente è stata accesa dalla Nasa. Il fenomeno di "brillamento" che provoca la tempesta solare, ufficialmente noto come espulsione di massa coronale (CME), è stato osservato lo scorso giovedì sul lato del sole direttamente rivolto verso il nostro pianeta a più di 1.260 km/s. Il potente brillamento solare, osservato dal telescopio spaziale della Nasa è classificato tra quelli di intensità massima X1, è stato emesso dalla macchia solare AR2887 nell'Emisfero meridionale del Sole. L'evento ha prodotto una vibrazione, che ha interessato tutta la superficie solare. Le espulsioni di massa coronale consistono appunto nel rilascio di grandi quantità di materia dall'atmosfera solare, proveniente dalla corona solare durante eruzioni solari forti e di lunga durata e risultanti da instabilità magnetiche su larga scala. Sono uno degli eventi più spettacolari dell'attività solare, espellendo miliardi di tonnellate di plasma, nello spazio.
It's almost Halloween, and everybody wants to know: is it true that nobody can hear you scream in space? 🤔 pic.twitter.com/yOukMBeVSO
— NASA (@NASA) October 29, 2021
Tempesta magnetica sulla Terra: le conseguenze
Le conseguenze? Possono variare, iniziando dalle lievi, con lo spettacolare fenomeno delle aurore boreali, alle più gravi con problemi ai satelliti, interferenze nelle comunicazioni radio e agli apparecchi elettronici, fino al black-out. In Sud America l'evento ha già provocato un forte blackout radio a onde corte. Le più probabili conseguenze saranno le aurore polari, visibili ad occhio nudo anche a 50 di latitudine, quindi anche dall'Europa, come dal Belgio, o negli Stati Uniti dall'Oregon. E tempeste più deboli potrebbero susseguirsi nei giorni seguenti, quando la Terra sarà attraversata dalle ondate successive della CME.
Stellar #Halloween X-Flare from our #Sun today! The dense filament within region 2887 launches as a strong #solarstorm (and #radiation storm) headed towards Earth! Impact likely Oct 31. Expect #aurora to mid-latitudes, #HFradio & #GPS issues. Waiting for coronagraphs for more! pic.twitter.com/q8o4TeO7u5
— Dr. Tamitha Skov (@TamithaSkov) October 28, 2021
Le parole dell'esperta
«X-Flare Now!» questo il tweet della fisica metereologica spaziale Tamitha Skov.
L'espulsione delle particelle solari è stata monitorata dallo US Space Weather Prediction Center (SWPC), l'organizzazione che tiene traccia degli eventi meteorologici spaziali.
E la dottoressa ha continuato: «Aspettatevi un blackout radioamatoriale sul lato diurno della Terra, in particolare USA, Canada, Sud America, Europa occidentale e Africa (regioni a colori nella mappa). «Problemi di ricezione GPS anche vicino all'alba e al tramonto nell'ora successiva!»
A Direct Hit for #Halloween! The #solarstorm launched during the X-flare today is indeed Earth-directed! NASA predictions confirm impact by early October 31. Expect #aurora to mid-latitudes, as well as #GPS reception issues and #amateur radio disruptions on Earth's nightside! pic.twitter.com/Jjk3eixWIq
— Dr. Tamitha Skov (@TamithaSkov) October 28, 2021
Il fisico ha poi aggiunto: «La tempesta solare lanciata durante l'X-flare oggi è davvero diretta dalla Terra!». Le previsioni della Nasa confermano infatti l'impatto entro l'inizio del 31 ottobre. «Aspettatevi l'aurora alle medie latitudini, oltre a problemi di ricezione GPS e interruzioni radio #amatoriali sul lato notturno della Terra!»
Il centro che osserva il tempo spaziale ha dichiarato: «L'analisi ha indicato che il CME è partito dal Sole a una velocità di 973 km/s e si prevede che arrivi sulla Terra il 30 ottobre». Probabilmente gli effetti continueranno fino al 31 ottobre.
Space spiderweb alert! 🕷
— NASA (@NASA) October 29, 2021
Check out this creepy @NASAHubble capture of a dying star, just in time for #Halloween! https://t.co/GTIirNJdzv pic.twitter.com/FZ7tizuN1d
«Tuttavia, una tempesta G3 ha il potenziale per allontanare l'aurora dalla sua normale residenza polare.
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