Aggressione al Pronto soccorso, poi i parenti di un paziente entrano in sala operatoria: bloccato l'intervento in corso

Aggressione al Pronto soccorso, poi i parenti di un paziente entrano in sala operatoria: bloccato l'intervento in corso
Aggressione al Pronto soccorso, poi i parenti di un paziente entrano in sala operatoria: bloccato l'intervento in corso
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Venerdì 31 Gennaio 2020, 12:08 - Ultimo aggiornamento: 16:06
BRINDISI - Una nuova aggressione ai danni del personale sanitario si è verificata ieri sera nell'ospedale Antonio Perrino di Brindisi. Il caso in questione assume una dimensione particolarmente preoccupante, forse più degli altri episodi, poiché si tratta di una vicenda che è iniziata in corsia e che si è sviluppata fino ad arrivare alle soglie di una delle sale operatorie del presidio mentre un'equipe di medici era impegnata in un intervento chirurgico. La denuncia dell'accaduto è arrivata con una nota dell'Ordine dei medici locale.






«Una sala operatoria - si legge nel comunicato dell'Odm - è stata interrotta dai familiari di un paziente che avevano prima strattonato il medico di guardia in reparto e poi preteso la presenza del primario che stava operando, fino a raggiungere la sala operatoria e fermare l’intervento chirurgico in corso. Questo è quanto avvenuto presso il reparto di Chirurgia vascolare e la relativa sala operatoria in spregio a ogni principio di sicurezza degli operatori sanitari e dello stesso paziente sottoposto all'intervento chirurgico».

Ai colleghi che hanno subito violenza, il presidente dell'Ordine Arturo Oliva ha espresso solidarietà e vicinanza da parte della categoria medica. Contestualmente, il numero uno dei camici bianchi brindisini ha chiesto all'Asl di implementare tutte le misure annunciate per garantire la sicurezza degli operatori fuori e dentro le mura delle strutture aziendali.
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