Ubriaca tenta di aprire il portellone in volo: intervengono i caccia. Dovrà pagare 100 mila euro

Ubriaca tenta di aprire il portellone in volo: intervengono i caccia. Dovrà pagare 100 mila euro
Ubriaca tenta di aprire il portellone in volo: intervengono i caccia. Dovrà pagare 100 mila euro
di Francesco Padoa
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 20 Novembre 2019, 17:03 - Ultimo aggiornamento: 17:11

E' successo di tutto a bordo di un aereo della Jet2, decollato da Londra Stansted e diretto a Dalaman in Turchia. Una turista ubriaca ha tentato di aprire durante il volo il portellone dell'uscita di sicurezza. Chloe Haines, 26 anni, di High Wycombe, nel Buckinghamshire, dopo aver minacciato i componenti dell'equipaggio, è stata bloccata a forza  con l'aiuto dei passeggeri. Durante la movimentata rissa avrebbe anche graffiato in viso uno stewart. I piloti hanno immediatamente lanciato l'allarme, e la Raf ha subito fatto decollare due caccia Typhoon, che hanno intercettato l'Airbus 321 e l'hanno scortato fino a tornare a Stansed, dove la Haines è stata arrestata. I due caccia, per raggiungere il volo di linea, hanno superato la velocità del suono, creando il famoso boom sonico, che provoca un boato e a terra può anche provocare scene di panico.

LEGGI ANCHE:
Ubriaca sul volo Ryanair atterra in Irlanda ma è convinta di essere in Spagna 

Ryanair, il supplemento bagagli a mano si paga: il Tar accoglie il ricorso della compagnia aerea


L'incidente ovviamente ha avuto riflessi giudiziari, tanto che ieri - come riporta il DailyMail - la donna, sotto processo, è apparsa in tribunale, trattenendo a stento le lacrime. Chloe Haines è sotto accusa per aggressione e per aver messo in pericolo la vita di decine di persone, oltre ovviamente all'ostacolo causato al trasporto pubblico. E la compagnia aerea, come risarcimento per l'episodio, le ha richiesto il pagamento di 85mila sterline, ovvero 100mila euro. Oltre al divieto a vita di volare con la Jet 2. L'amministratore delegato della compagnia ha dichiarato:
«Essendo la nostra una compagnia molto proiettata sulle famiglie, adottiamo un livello di tolleranza zero nei confronti di comportamenti turbolenti e indisciplinati». 

Il giudice distrettuale di Chelmsford ha concesso la libertà sotto cauzione alla Haines a condizione che non metta piene in alcun aeroporto del Regno Unito e ha rinviato il caso alla Crown Court, il più alto tribunale di primo grado nei casi penali, dove la donna presenterà un ricorso. Il giudice ha spiegato che «la questione è troppo seria per essere trattata in questo tribunale». L'udienza è fissata per il prossimo 18 dicembre.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA