Adriano Pacifico, scomparso sul cammino di Santiago. La madre: «Ditemi chi gli ha dato il cellulare per l'ultima chiamata»

Adriano Pacifico, scomparso sul cammino di Santiago. La madre: «Ditemi chi gli ha dato il cellulare per l'ultima chiamata»
Adriano Pacifico, scomparso sul cammino di Santiago. La madre: «Ditemi chi gli ha dato il cellulare per l'ultima chiamata»
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Domenica 17 Luglio 2022, 19:14

Quel viaggio lo progettava da tempo: partire da Bastiglia, nel Modenese, per raggiungere sulla sua bicicletta Santiago di Compostela, lungo il cammino battuto ogni anno da tantissime persone. Mentre lo progettava si era fatto anche tatuare la conchiglia, simbolo dei pellegrini. Di Adriano Pacifico, 32 anni, cuoco conosciuto e stimato, con due figlie, si sono però perse le tracce e alcuni dettagli degli ultimi giorni hanno fatto insospettire la madre, Grazia, che è partita per il sud della Francia dove il figlio ha lasciato gli ultimi segnali. 

La scomparsa

L'ultimo contatto è avvenuto quasi una settimana fa, nella zona di Tolone, dove Adriano era arrivato dopo alcuni giorni di pedalate. Lui e la madre si sono sentiti con una videochiamata, ma non dal suo cellulare, perché, così ha raccontato, si era rotto: se n'è fatto prestare uno da una persona che ha conosciuto durante il tragitto.

Ha detto che si era fermato per qualche giorno perché non si sentiva bene fisicamente. Ma che voleva ripartire al più presto per raggiungere la Spagna dove il costo della vita è meno caro. Da quel giorno il black out. Ma non solo, perché alcuni dettagli hanno aumentato la preoccupazione della madre. Qualche giorno dopo una nuova telefonata con il ragazzo che aveva prestato il telefono ad Adriano che le ha detto che viaggiava da solo ed era ripartito. Successivamente lo ha ricontattato, ma ha cambiato versione, dicendo che stava viaggiando con altre persone.

I dubbi

Un altro particolare ha colpito la donna: «in una di queste videochiamate - ha raccontato alla stampa modenese che ha rilanciato il suo appello - ho notato che questa persona viveva in un luogo particolare, sembrava una baracca. Un posto abbandonato e trasandato. Mi sono spaventata e lo sono parecchio anche adesso». Un altro indizio che si sta seguendo sono alcune operazioni bancomat, in uno sportello bancario di Tolone: si tratta di piccoli prelievi, da 20-30 euro, fatti a breve distanza l'uno dall'altro. È da qui che sono cominciate le ricerche della donna, che si è ovviamente subito messa in contatto con la polizia francese, ma ha anche cominciato a fare domande a chi ha incontrato nella zona, per sapere se avessero visto quel ragazzo in bicicletta. Numerosi sono stati gli appelli, diffusi via social anche nella vastissima rete dei pellegrini che ogni anno frequentano il cammino di Santiago. La ricerca è piuttosto complicata, ma Grazia non si perde d'animo e continuerà la sua ricerca finché le tracce del figlio non si faranno più consistenti: «faccio quello che ogni mamma farebbe», ha detto.

L'appello della madre

«Ho sentito mio figlio l'ultima volta lunedì pomeriggio, alle 17,20. Mi ha fatto una videochiamata dal cellulare di un ragazzo al quale aveva chiesto in prestito il telefono dopo aver rotto il suo. Era stanco, abbattuto, quasi si è messo a piangere, vero è che l'ho spronato ad andare avanti, che noi siamo con lui. Da allora nemmeno più un contatto ma piccoli prelievi da sportelli bancomat che ora battiamo uno ad uno a caccia di tracce». Grazia Mansueto è la mamma di Adriano Pacifico, il ragazzo partito con la sua bicicletta da Bastiglia, nel Modenese, per raggiungere Santiago de Compostela. All'Adnkronos risponde dalla Francia, dove, insieme al compagno e a un traduttore, sta ripercorrendo le tappe del figlio.

«Uno spiraglio forse c'è - dice - Ma lo sapremo domani mattina perché di domenica è impossibile avere accesso a tutto, video o pratiche. Cosa penso da mamma? Le cose sono due, mio figlio faceva percorsi molto particolari, itinerari tortuosi, e forse è per questo che non riesce a parlarci e magari nemmeno immagina il nostro magone. Oppure gli hanno fatto del male e resta da capire il ruolo di quel ragazzo che gli ha prestato il telefono lunedì e che mai più ci ha risposto. Qui è un inferno, non ci hanno fatto entrare nemmeno in Consolato, non ci hanno fatto concludere niente, siamo stati presi in giro. A me tutto questo sta distruggendo: stamattina abbiamo girato il paesino dove è stato effettuato l'ultimo prelievo alle 21,06 del 15 luglio. La gente del posto non ha mai visto Adriano, mentre quando ha visto la foto del ragazzo che gli aveva prestato il telefono ci hanno messo all'erta». Preoccupata anche la sorella Jessica: «Abbiamo chiamato tutti gli ospedali, mamma cerca di ripercorrere i diversi itinerari di Santiago - racconta all'Adnkronos - Sono giorni terribili, qualcuno ci dia risposte».

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