Abusi sessuali su nove baby atleti
tra 8 e 13 anni: in carcere l'allenatore

Abusi sessuali su nove baby atleti tra 8 e 13 anni: in carcere l'allenatore
Abusi sessuali su nove baby atleti tra 8 e 13 anni: in carcere l'allenatore
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Sabato 27 Gennaio 2018, 10:57 - Ultimo aggiornamento: 12:03
CHIETI - Si avvicina il processo per l’allenatore di baseball accusato di abusi sessuali su nove piccoli atleti tra gli 8 e i 13 anni. L’uomo, R.F., 52 anni, di Sambuceto, è rinchiuso in carcere dal 22 marzo del 2017: non pubblichiamo il nome dell’indagato, né indichiamo la squadra da lui allenata, per tutelare l’identità delle vittime. Quando è finito in manette, R.F. doveva rispondere di ripetute violenze su tre bambini. Ma le ulteriori indagini della seconda sezione della Squadra mobile hanno permesso di scoprire altre vittime. Il pubblico ministero Giuseppe Falasca ha chiuso le indagini, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. L’ultimo allievo che ha avuto il coraggio di raccontare tutto, Angelo (nome di fantasia), oggi ha 17 anni e diventerà maggiorenne tra qualche mese. Il ragazzino si è confidato con la madre, che ha deciso di mettere nero su bianco l’incubo vissuto dal figlio.

Un incubo, secondo l’accusa, andato avanti per anni. Qualche settimana fa la donna si è rivolta ai carabinieri di Sambuceto e ha presentato la denuncia contro l’allenatore. In base all’ultima testimonianza, gli abusi sul ragazzino sarebbero andati avanti per quattro anni, dal 2011 al 2014: prima gli approcci, poi veri e propri rapporti sessuali. Angelo aveva undici anni quando è finito al centro delle perverse attenzione del suo allenatore e si è tenuto tutto dentro per anni, forse un po’ per vergogna e un po’ per timore di non essere creduto. Già, perché quell’allenatore sempre disponibile con i ragazzi e con le famiglie era diventato un punto di riferimento anche per i genitori, che si fidavano di lui.

Quando ha letto su internet e sui giornali la storia dell’allenatore violentatore, Angelo ha trovato finalmente la spinta per sfogarsi con la madre. Secondo le carte dell'inchiesta, R.F. ha abusato dei suoi allievi in diverse circostanze e luoghi: nell’abitazione dell’anziana madre, sul pulmino dopo le trasferte, in auto al termine degli allenamenti, nel bar dell'impianto sportivo di Santa Filomena a Chieti, in una stanza d'albergo in occasione di una trasferta nelle Marche. L’arrestato, difeso dall’avvocato Luigi Antonangeli, avrà venti giorni di tempo per presentare eventuali memorie difensive o istanza per essere interrogato dal pubblico ministero. Poi, salvo sorprese, la Procura chiederà il processo. Credibili clinicamente, cioè attendibili e con la capacità di testimoniare: così la psicologa Gloria Colabufalo ha concluso la perizia sulle otto piccole vittime. Ma c'è di più: dall’incidente probatorio, iniziato il 13 giugno davanti al gip Isabella Maria Allieri, sono emersi i nomi di altri due bambini che avrebbero subito violenze a sfondo sessuale. In tal senso la Procura disporrà ulteriori accertamenti. Per evitare che il prossimo 20 marzo l’indagato torni libero per decorrenza termini, bisognerà stringere al massimo i tempi e arrivare all'udienza preliminare comunque prima di quella data. Le famiglie delle vittime sono rappresentate dagli avvocati Monica D'Amico, Claudia Ottaviano e Teresa Lavitola.
 
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