2 giugno, Conte: festa di tutti noi, ora al lavoro. Mattarella: libertà e uguaglianza pilastri società

2 giugno, Conte: «È la festa di tutti noi, ora al lavoro». Mattarella: «Libertà e uguaglianza pilastri società»
2 giugno, Conte: «È la festa di tutti noi, ora al lavoro». Mattarella: «Libertà e uguaglianza pilastri società»
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Sabato 2 Giugno 2018, 10:13 - Ultimo aggiornamento: 4 Giugno, 09:08

La parata del 2 giugno ai Fori Imperiali rappresenta anche il debutto del nuovo governo gialloverde guidato da Giuseppe Conte, con Salvini nel ruolo di ministro dell'Interno e Di Maio in quello di ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, tutti presenti alle celebrazioni per la festa della Repubblica«Libertà e uguaglianza sono i pilastri della società», ha detto il Capo dello Stato Sergio Mattarella.

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Conte, dopo un caffè in Piazza dell'Ara Coeli con il presidente della Camera, Roberto Fico, ha attraversato con lui a piedi gran parte di Via dei Fori Imperiali. Il premier ha salutato moltissime persone assiepate sulle tribune per la sfilata del 2 Giugno, stringendo mani e rispondendo agli auguri. Coccarda tricolore al bavero, Conte ha detto «oggi è la festa di noi tutti, auguri». Una donna gli ha detto che il figlio era stato suo studente all'università. «Allora sarà bravissimo», ha risposto ridendo Conte. Il neopremier ha incontrato anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, il vicesindaco, Luca Bergamo, con il quale si è intrattenuto a parlare strada facendo.
 
 

Passeggiata e caffè seduti ad un tavolino di un par per il neopremier, Giuseppe Conte, e il presidente della Camera, Roberto Fico, che a piedi, dopo l'omaggio all'Altare della Patria, hanno raggiunto Piazza dell'Ara Coeli. Insieme a loro alcuni vertici militari e altre persone. «Questa ve la devo raccontare...», ha detto Conte iniziando un aneddoto divertente che a distanza non è stato possibile ascoltare. Il premier, Fico e gli altri hanno ordinato caffè e spremute, poi si sono avviati di nuovo a piedi fino a Via dei Fori Imperiali.



Conte:
«Ora i fatti»
«Non fatemi i complimenti adesso, non ho fatto ancora nulla. Spero che me li possiate fare dopo. Finora sono state fatte troppe chiacchiere, ora bisogna fare i fatti», ha detto il nuovo premier Giuseppe Conte tra la calca dei cittadini ai Fori Imperiali a chi gli faceva i complimenti. «Tenete duro, teniamo duro», ha aggiunto con il gesto del pugno serrato.
 
Mattarella: libertà e uguaglianza pilastri della società
I «valori di libertà, giustizia, uguaglianza fra gli uomini e rispetto dei diritti sono il fondamento della nostra società e i pilastri su cui poggia la costruzione dell'Europa. Dalla condivisione di essi nasce il contributo che il nostro Paese offre alla convivenza pacifica tra i popoli ed allo sviluppo della comunità internazionale», sottolinea Mattarella in un messaggio al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano sottolineando come la Carta sia «architrave delle Istituzioni e supremo riferimento per tutti».

«Celebriamo oggi il 72/mo anniversario della nascita della Repubblica.
Da quel 2 giugno 1946, in cui si espressero i cittadini italiani - scrive il Presidente della Repubblica - abbiamo vissuto anni intensi verso una profonda coesione del popolo italiano, in un cammino ispirato dalla nostra Carta Costituzionale, architrave delle Istituzioni e supremo riferimento per tutti». «Valori di libertà, giustizia, uguaglianza fra gli uomini e rispetto dei diritti di tutti e di ciascuno sono il fondamento della nostra società ed i pilastri su cui poggia la costruzione dell'Europa. Dalla condivisione di essi nasce il contributo che il nostro Paese offre con slancio, convinzione e generosità alla convivenza pacifica tra i popoli ed allo sviluppo della comunità internazionale. Trova conferma in questo quadro il rilevante apporto garantito dalle Forze Armate, alle quali esprimo forte e convinto apprezzamento. La preziosa opera che svolgono al fianco dei cittadini in Patria, e in tante travagliate regioni del mondo a sostegno della stabilità e per l'assistenza alle popolazioni gravate dai conflitti, è la migliore testimonianza del contributo che recano alla costruzione di una cornice di sicurezza per il nostro Paese. Ai soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri, di ogni ordine e grado ed in modo speciale a quanti in questo giorno di festa sono impegnati lontano dalle proprie case ed affetti, giungano un fervido augurio e la gratitudine del popolo italiano e mia personale. Viva le Forze Armate, Viva la Repubblica!».

 
Mattarella, in un messaggio al neo ministro della Difesa Trenta inviato al termine della parata sottolinea inoltre come «le rappresentanze dello Stato e della società civile, che quotidianamente si prodigano al servizio del Paese, la significativa partecipazione dei Corpi Armati e non armati dello Stato, hanno fornito l'immagine di un Paese coeso e affidabile, capace di assumere responsabilità nella comunità internazionale».

«La perfetta conduzione della manifestazione ha evidenziato la presenza di un patrimonio di donne e uomini motivati, di grande determinazione e professionalità, a conferma che il valore delle Forze Armate della Repubblica risiede nella qualità di una componente umana ispirata a principi di rispetto della dignità di ogni persona e di difesa della libertà e della democrazia. A loro va l'ammirazione e l'affetto del popolo italiano. Con questi sentimenti, le chiedo di far pervenire l'apprezzamento dei nostri concittadini per l'impegno profuso a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare l'odierna celebrazione». «La ricorrenza del Centenario della conclusione del primo conflitto mondiale - sottolinea il Capo dello Stato - e il risalto dato alla partecipazione nelle missioni internazionali di stabilizzazione e di pace hanno opportunamente caratterizzato la celebrazione».

Casellati: il compleanno della democrazia
«Oggi è il compleanno della democrazia», ha detto il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati incontrando bambini e famiglie a palazzo Giustiniani. «I nostri nonni hanno combattuto per l'affermazione della democrazia e della pace. Poi c'è stato il primo atto di democrazia diretta, il referendum». «La prima volta che votavano le donne», ricorda il presidente spiegando che proprio quello del referendum è stato «un passo importante verso l'emancipazione» delle donne anche «se non è finita qui», assicura. «Non sono principi scritti e basta. La Costituzione è tutt'ora attuale. E il presidente della Repubblica - sottolinea - lo ha testimoniato quando lasciando la festa della parata ha incontrato una delegazione di giovani». E «tutto questo - afferma circondata da bambini con il tricolore tra le mani - è simboleggiato da questa bandiera. Dobbiamo essere patrioti - conclude - e io mi unisco a voi nel dire viva l'Italia».


Di Maio al lavoro
«Già da oggi pomeriggio sarò al lavoro al ministero, così come tanti altri ministri. Credo che possiamo fare veramente la differenza. Saranno i cittadini a giudicarci, non facciamo annunci. Siamo una bella squadra, molto affiatata e possiamo lavorare bene insieme». Lo ha detto il neo ministro al Lavoro, Luigi Di Maio, arrivando alle celebrazioni per il 2 giugno in via dei Fori Imperiali.

Salvini coccarda tricolore e Alberto da Giussano
Il neo ministro dell'Interno Matteo Salvini, sul bavero della giacca sotto la tradizionale spilletta leghista di Alberto da Giussano, si è appuntato la coccarda tricolore indossata da tutti le autorità presenti alla sfilata del 2 Giugno ai Fori Imperiali. «Abbiamo regalato agli italiani una speranza - dice -. Dalla speranza bisogna passare ai fatti senza miracoli. Ci sono ministri che per 24 ore lavorano solo per l'interesse del Paese. È un buon 2 giugno. Se mi aspettavo di sfilare da ministro? No. Se sono emozionato? Sì».

Raggi: agire nell'interesse dei cittadini
«Questa è la festa di tutti i cittadini. E i cittadini vogliono che le istituzioni repubblicane siano unite e agiscano nel loro interesse. Come ogni anno la Capitale è teatro di un evento emozionante, che celebra l'unità del Paese e i valori fondanti di libertà e democrazia», ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi che dopo la parata della festa della Repubblica é tornata in Campidoglio a piedi tra selfie, strette di mano e incoraggiamenti dalle persone.

 

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