Denunciata terremotata di 98 anni: avrebbe incassato 32mila euro di Cas senza averne diritto

Valle Castellana, denunciata terremotata di 98 anni: avrebbe incassato 32mila euro di Cas senza averne diritto
Valle Castellana, denunciata terremotata di 98 anni: avrebbe incassato 32mila euro di Cas senza averne diritto
di Luigi Miozzi
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Venerdì 3 Luglio 2020, 04:30

VALLE CASTELLANA - Una anziana di 98 anni è finita nei guai perchè, secondo la Procura di Ascoli,ha percepito senza averne effettivo motivo il Cas, contributo di autonoma sistemazione, destinato alle persone che il terremoto del 2016 ha lasciato senza casa.

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Ed ora gli è stato recapitato l’avviso di conclusione delle indagini che avrebbero scoperto l’indebita percezione di contributi per oltre 32mila euro. Pertanto, alla donna vengono contestati i reati indebita percezione di contributo statale ed anche l’aver dichiarato il falso all’amministrazione comuale di Valle Castellana, comune in cui la donna ha una abitazione. 
 
Nei mesi scorsi c’era stato un giro di vite da parte della magistratura e anche da parte dei sindaci che avevano dato mandato agli investigatori di fare piena luce sui percettori del contributo di autonoma sistemazione e cercare di scoprire chi per anni aveva usufruito delle misure previste a sostegno delle famiglie che, a seguito delle scosse si terremoto del 2016 e 2017, avevano avuto la propria casa lesionata e resa inagibile. Tanti i casi passati sotto la lente dagli inquirenti e, per qualcuno di loro, è scattata anche la denuncia penale. 
La denuncia
Come nel caso della novantottenne a cui sono stati contestati i 17 mandati di pagamento emessi in suo favore tra il 17 luglio del 2017 e l’8 gennaio del 2020. La donna, nell’estate del 2017, aveva presentato la domanda al comune di Valle Castellana dichiarando che la propria abitazione fosse quella principale, in cui viveva abitualmente ed in maniera continuativa insieme con la figlia, ma che a seguito del terremoto era divenuta inagibile. E per questo motivo, anzichè chiedere l’assegnazione di una casetta o una sistemazione alternativa, aveva ottenuto la concessione del contributo di autonoma sistemazione affinchè potesse provvedere in maniera autonoma a trovare un’altra casa in cui poter stare. Pertanto, a partire dal mese di luglio del 2017, gli veniva versato un assegno di 900 euro. Fino all’inizio dell’anno quando le indagini disposte della Procura di Ascoli avrebbero evidenziato l’indebita percezione del contributo. La pubblica accusa, sulla scorta delle indagini effettuate chiede ora la restituzione degli oltre 32mila euro che sarebbero stati incassati senza averne diritto. Sarà il giudice a stabilire se le accuse mosse all’anziana donna siano motivate. Purtroppo, quello dell’anziana di Valle Castellana non è l’unico caso di furbetti del Cas. Gran parte delle amministrazioni comunali che ricadano nel cratere hanno iniziato dei serrati controlli su quanti a, distanza di quasi quattro anni dalla terribile scossa del 24 agosto del 2016 che ha portato morte e distruzione nel Piceno e nei teritori limitrofi. 
I requisiti
Nel frattempo, la protezione civile, proprio per cercare di limitare i casi di appropriazione dei contributi senza averne diritto, ha modificato i termini per poter accedere al Cas rendendo le norme ancor più stringenti. Con una ricostruzione che stenta a ripartire, sono ancora tante le famiglie che continuano che non possono rientrare nella propria abitazione e sono costretti a dover trovare una sistemazione alternativa. 

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