Scuole lesionate o bocciate ai test, accelerazione sui fondi post sisma dopo la visita del commissario Legnini

Il commissario Legnini, l'assessore regionale Guido Castelli e il direttore Usr Stefano Babini
Il commissario Legnini, l'assessore regionale Guido Castelli e il direttore Usr Stefano Babini
di Luigi Miozzi
3 Minuti di Lettura
Sabato 6 Febbraio 2021, 06:15

ASCOLI - Le scuole e la concessione di deroghe per agevolare la ricostruzione pubblica sono stati gli argomenti al centro del confronto avuto ieri nella sede di Ascoli dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dal commissario straordinario per il sisma, Giovanni Legnini, con il sindaco Marco Fioravanti e altri primi cittadini dei Comuni del cratere sismico.

Di fatto, insieme con l’assessore regionale Guido Castelli e il direttore dell’Usr Stefano Babini, sono state gettate le basi per iniziare il percorso di attuazione dei poteri in deroga che consente di procedere alla ricostruzione pubblica di opere ritenute urgenti, di quelle dei centri storici maggiormente colpiti dal sisma e quelle ritenute strategiche con maggiore rapidità semplificando di molto le procedure burocratiche attraverso l’approvazione di ordinanze speciali in grado di garantire una decisa accelerazione. 


Gli istituti
Una questione spinosa, per quanto riguarda Ascoli, è quella delle scuole e della necessità di dover procedere ad interventi importanti sui plessi degli istituti. «Già in passato il sindaco Fioravanti mi aveva rappresentato la grande complessità nell’opera di ricostruzione delle scuole - ha spiegato il commissario Legnini -. È stato tenuto conto di uno scenario più ampio che annovera non solo gli edifici lesionati dal sisma ma anche quelli che non hanno superato i test di vulnerabilità sismica. Da parte del commissario c’è la disponibilità per valutare quali siano gli interventi e le misure da adottare, in accordo con la Regione Marche, di cui il Comune di Ascoli ha bisogno per poter portare avanti un programma coordinato ed efficace di ricostruzione delle scuole». 


Tavolo tecnico
A seguito della riunione è stato deciso di istituire un tavolo tecnico che si insedierà già la prossima settimana.

Oltre al commissario Legnini, ne farà parte un rappresentante dell’Ufficio speciale per la ricostruzione e l’architetto Ugo Galanti per conto dell’amministrazione comunale di Ascoli. Il tavolo tecnico si metterà al lavoro per arrivare alla definizione dell’ordinanza sulle scuole ed anche per individuare le risorse necessarie per la predisposizione delle sedi temporanee in cui dovranno essere trasferiti gli istituti scolastici per il periodo necessario alla ricostruzione. 


L’accelerazione
A ribadire la volontà della Regione di voler imprimere una ulteriore accelerazione alla ricostruzione, è stato l’assessore regionale Guido Castelli che ha evidenziato l’importanza dell’incontro per affrontare le questioni più complesse. «Registriamo con il direttore dell’Usr Babini e il commissario Legnini una unità d’intenti affinché il 2021 sia l’anno della svolta - ha dichiarato Castelli -. Per questo dobbiamo affrontare i grandi temi rappresentati dalle scuole di Ascoli ma anche di tanti altri progetti da realizzare nei Comuni del cratere sismico, a cominciare proprio dal grande caso di Arquata del Tronto. Questo è un modo per affrontare la questione del terremoto: non stando seduti dietro una scrivania ma arrivando vicino al territorio cercando di dare risposte puntuali ed arrivare a centrare i risultati». 


L’accordo
Nel frattempo, all’inizio della prossima settimana, il commissario Legnini siglerà con il segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Appennino centrale, Erasmo D’Angelis, un accordo per il monitoraggio dei luoghi interessati dal dissesto idrogeologico. Per la prima volta, nell’ambito di una ricostruzione post sisma viene impostato un lavoro di analisi sistematica sulle aree dissestate che, se non studiate nel dettaglio, potrebbero rappresentare un ostacolo al reinsediamento della popolazione. Lo studio, che coinvolgerà anche Ispra e le università del territorio, riguarderà 290 aree interessate dai dissesti idrogeologici che insistono su alcuni centri urbani del cratere sisma 2016.

© RIPRODUZIONE RISERVATA