Terremoto 2016: Pescara del Tronto rinascerà vicino all'ex strada Provinciale

Terremoto 2016: Pescara del Tronto rinascerà vicino all'ex strada Provinciale
Terremoto 2016: Pescara del Tronto rinascerà vicino all'ex strada Provinciale
di Luigi Miozzi
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Giovedì 28 Gennaio 2021, 01:55

ARQUATA - Pescara del Tronto, il luogo simbolo del sisma del 2016, la frazione rasa al suolo dalle scosse di agosto ed ottobre e che ha pagato il tributo più alto in termini di vita umane, non potrà essere ricostruita dove era fino a più di quattro anni fa.

Lo hanno confermato gli studi di Cnr e Ispra e ribadito l’università di Camerino che hanno condotto studi su quell’area e ipotizzato la sua rinascita da un’altra parte. Fino ad ora, erano stati due i siti individuati su cui ricostruire le case ma entrambe le soluzioni non erano state accolte con entusiasmo di chi a Pescara del Tronto ci è nato e ci viveva. 

I piani

Il team di progettazione guidato dall’archistar Stefano Boeri sta già redigendo i Piani attuativi delle altre frazioni e spunta una terza ipotesi che potrebbe essere quella in grado di mettere d’accordo tutti: associazioni di cittadini, amministrazione comunale, tecnici e progettisti.

Nelle ultime settimane, infatti, si sta concretizzando l’idea che le abitazioni della frazione di Pescara del Tronto possano essere ricostruite a ridosso della ex strada provinciale, a monte rispetto all’agglomerato di un tempo, dove anche gli studi del sottosuolo hanno rivelato l’idoneità del nuovo sito. Una soluzione che sembra soddisfare tutti e che consentirebbe di ricostruire gran parte delle 150 abitazioni in un unico posto, elemento questo che rappresentava uno dei cardini della volontà dei residenti di Pescara che rifiutano categoricamente l’eventualità che la frazione possa nascere su due siti separati. Se, questa ultima ipotesi dovesse concretizzarsi, automaticamente verrebbero a decadere le altre due su cui fino ad ora si era lavorato. 

Le soluzioni

La prima riguardava l’area nelle vicinanze del cimitero di Pescara del Tronto. Si tratta di un appezzamento di terreno di facile raggiungimento, già servito dalla conduttura del gas metano, di quella idrica e dalla linea dell’energia elettrica ma che necessiterebbe di interventi per la realizzazione di alcune opere di urbanizzazione. Come seconda ipotesi, invece, era stato individuato un vasto terreno presente poco prima della frazione di Tufo. Anche in questo caso, come per l’altra opzione, non ci sarebbero molte difficoltà per urbanizzare la zona ed era ritenuta una soluzione idonea per favorire la rinascita di una comunità coesa come quella di Pescara del Tronto. La discussione è ancora aperta ma l’ultima idea messa sul tavolo del confronto appare quella che più concretamente possa realizzarsi. L’intenzione del Comune è di predisporre entro febbraio il documento con tutti gli indirizzi urbanistici per le frazioni per poi portarlo all’approvazione del consiglio comunale. A questo punto, la ricostruzione non troverebbe più intralci.

La nomina di Ionni

Infine il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, ha nominato un nuovo addetto dell’ufficio di segreteria che dovrà seguire tutte le questione connesse al sisma. Si tratta di Lucio Ionni già vice coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia ad Ascoli. 

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