Ordinanza speciale per il terremoto, dieci milioni di euro in più per ristrutturare le scuole. Ecco l'elenco degli istituti

La scuola Don Bosco
La scuola Don Bosco
di Luca Marcolini
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Sabato 1 Maggio 2021, 12:37

ASCOLI - Promessa mantenuta. L’ordinanza Ascoli firmata dal commissario per il sisma, Giovanni Legnini, prevista a seguito delle incalzanti sollecitazioni e interlocuzioni dell’assessore regionale Castelli e del sindaco Fioravanti e messa a punto nella cabina di regia per il sisma, ora è realtà. E si preannuncia come il passaggio chiave per accelerare fortemente su tutto il fronte della messa in sicurezza delle scuole ascolane.

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Un provvedimento mirato, per il capoluogo piceno, che prevede, innanzitutto, la conferma del potenziamento di quasi 10 milioni di euro rispetto ai finanziamenti inizialmente previsti, arrivando ad oltre 36 milioni di euro. Ma, allo stesso tempo, una scelta che garantisce tutta una serie di procedure agevolate - da attuare insieme al sub-commissario incaricato, l’ingegner Gianluca Loffredo - che consentiranno di arrivare ad aggiudicare i lavori per ogni sede scolastica dopo soli 20 giorni dal progetto definitivo. Così come l’ordinanza stessa individua le modalità di finanziamento per le sedi scolastiche temporanee, prevedendo fondi pari al 10% del costo di ciascun intervento. Un provvedimento, ne va preso atto, confezionato a regola d’arte grazie alla collaborazione di tutte le componenti e che ora rende possibile la storica impresa di rendere antisismiche e sicure ben 11 scuole comunali in tempi accettabili. 


Il primo effetto positivo dell’ordinanza Ascoli siglata da Legnini dopo una serie di incontri voluti dal sindaco Fioravanti e con l’assessore regionale Castelli, è quello relativo ai finanziamenti. Complessivamente vengono certificati come utilizzabili 36,1 milioni di euro, ovvero 9,8 milioni in più rispetto allo stanziamento iniziale: 5,1 milioni per la media Don Giussani di Monticelli (invariati), 4,5 milioni per la Malaspina (3,7 milioni in più), un milione per la scuola di Poggio di Bretta (aumento di 556mila euro), 200mila euro per la palestra della materna San Filippo, sei milioni per il Polo D’Azeglio (530mila euro in più), 4,5 milioni di euro per la primaria Don Giussani (3,7 milioni in più), 3,2 milioni per il Polo Cantalamessa (2,5 milioni in meno), 4,5 milioni per il Polo Ceci (incremento di 450mila euro), 4,1 milioni per la Don Bosco-San Filippo (3,6 milioni in più).

A cui si aggiungono 1,6 milioni per la Cagnucci e 1,4 milioni per la scuola per l’infanzia di Tofare. Circa 23,2 milioni sono quelli già coperti con l’ordinanza del 2020 e altri 11,8 milioni arriveranno dalla contabilità speciale. Altra novità, i fondi che avanzeranno dall’appalto dei vari interventi potranno essere riutilizzati per completare quelli che richiederanno eventuali maggiori costi.


Per risolvere anche il problema delle coperture economiche relative alle sedi scolastiche temporanee da utilizzare nel periodo di apertura dei cantieri negli attuali plessi, con il trasferimento di oltre duemila studenti, il commissario Legnini d’intesa con la cabina di regia ha deciso di inserire tra i costi di ciascun intervento programmato anche un 10% del totale della spesa prevista da destinare proprio all’individuazione della soluzione provvisoria per il prosieguo dell’attività didattica. Risolto, dunque, il nodo dei soldi per i trasferimenti. 


Il vero aspetto rivoluzionario, di questa ordinanza Ascoli, riguarda la riduzione drastica delle procedure. Innanzitutto, sarà direttamente il Comune di Ascoli il soggetto attuatore di tutti gli interventi, alla luce delle potenzialità dimostrate dagli uffici tecnici, sotto la supervisione del dirigente Galanti. E il sub-commissario Loffredo avrà il compito di coordinare tutti i passaggi anche con il benestare di una Conferenza di servizi speciale. L’Arengo potrà aggiudicare i lavori entro 20 giorni dall’avvio dell’iter e basterà il progetto definitivo (senza aspettare quello esecutivo). Inoltre, per accelerare i tempi, potrà consentire alle imprese anche il doppio turno di lavorazione. Saranno previste anche penali per i ritardi e premi per ogni giorno di anticipo sulla scadenza. Per appalti sotto una certa cifra, come quelli per le scuole di Poggio di Bretta, Cagnucci e Tofare, si potrà procedere anche con l’affidamento diretto. E adesso l’imperativo è correre. 

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