Vu cumprà, mercato ambulante
ad alta tensione

Vu cumprà, mercato ambulante ad alta tensione
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Lunedì 21 Luglio 2014, 19:52 - Ultimo aggiornamento: 22 Luglio, 11:32
SAN BENEDETTO - Vigili urbani feriti, commercianti esasperati protagonisti di proteste eclatanti, residenti e turisti spaccati tra chi prende le loro difese e chi, invece, proprio non li sopporta. I vu cumprà dilagano lungo la Riviera delle palme, portandosi appresso - oltre a ingenti quantità di merce, taroccata o meno - una serie di negatività che sta rendendo particolarmente pesante il clima sambenedettese. La corda è sempre più tesa e il punto di rottura sembra ormai imminente, in particolare dopo venerdì scorso, con il ferimento di due agenti della municipale perpetrato da un gruppo di venditori extracomunitari. Martedì e venerdì sono due giorni particolarmente critici. Di mattina, infatti, in centro va in scena il classico mercato bisettimanale. Occasione d’oro per gli abusivi che spesso s’insinuano tra gli stand regolari ed espongono le loro mercanzie fuori da ogni regola. La polizia municipale, in particolare, tenta di porre un freno a questo trend, anche a costo di rischi, come si è visto venerdì: aggressione accaduta proprio tra i banchi del mercato. Stamattina, in centro, gli ambulanti regolari tornano ad installare le loro bancarelle e gli animi sono neri. “La situazione è insopportabile, soprattutto in alcune zone come la rotonda Giorgini: crocevia degli abusivi che arrivano in treno dalla vicina stazione” afferma Roberto Razzetti, responsabile Aree pubbliche della Confcommercio - . Per noi regolari questo è periodo di dichiarazioni dei redditi e la crisi continua a farsi sentire pesantemente, checché ne dica qualche politico”. Anche per questo cresce la tensione davanti a chi vende senza dover pagare tasse. Al mercato i due fronti spesso sono fianco a fianco e le scintille non mancano. “E’ una vergogna - urla un commerciante a posto fisso - sono anni che va avanti questa storia senza che nessuno sia mai intervenuto come andava fatto. Ora la situazione è sfuggita di mano e i rischi sono tanti perchè la gente non ne può più”.

Sul banco degli imputati finisce anche il Comune. “L’amministrazione si è sempre girata da una altra parte facendo finta di non vedere - dice la titolare di un negozio di abbigliamento - noi abbiamo urlato il nostro disagio e la nostra rabbia ma non siamo mai stati ascoltati da nessuno. Qui non è una questione solo di controlli, semmai di fare prevenzione andando a bloccare questi signori ancora prima che arrivino in città, altrimenti è una battaglia persa”.

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