SAN BENEDETTO - Vini e schiavi, in navigazione lungo antichissime rotte commerciali. Sarà un vero e proprio tuffo nel passato quello proposto dal professor Fabrizio Pesando, durante il tour guidato a più voci tra il Museo delle Anfore e il Museo della civiltà marinara delle Marche. Dall’Egitto alla Penisola Iberica, solcando un doppio mare: d’acqua e di tempo.
Appuntamento con la storia
L’iniziativa è in programma questa domenica con inizio alle ore 10.30, presso la sede museale di viale Colombo 94, zona porto. Ad organizzare tutto, è lo staff del Museo del Mare che celebra così la “Giornata del Mediterraneo”. Nel corso della mattinata, l’esperto Pesando (archeologo, docente presso l’università L’Orientale di Napoli) farà conoscere le rotte commerciali del nostro mare ai tempi dell’Antica Roma e l’importante funzione delle anfore.
Vasai e degustazioni
Poi, il maestro vasaio Alessandro Lisa eseguirà una dimostrazione al tornio, illustrando l’antica tecnica di foggiatura dei recipienti. Infine: il responsabile dell’archivio storico comunale, Giuseppe Merlini, condurrà i presenti alla scoperta dell’etnografia marinara del Mediterraneo. A conclusione, degustazione di olio, vino e prodotti locali curata da: Oleificio Silvestri Rosina, Tenuta La Riserva e Degusteria del Gigante.
Verso Cadice e Alessandria
Una volta presa la via del mare, le rotte più battute portavano fino all’attuale città spagnola di Cadice (a occidente, poco al di là delle Colonne d’Ercole) oppure, verso l’oriente, sino ad Alessandria d’Egitto. In quest’ultimo caso, il viaggio poteva durare anche 20 giorni, con una sosta tecnica in Grecia, nell’isola di Delo. Dall’Egitto, le navi ripartivano verso il Piceno con un carico umano. Sì, perché anche lungo la costa Picena gli schiavi erano la principale forza-lavoro della Roma Antica. Il loro mercato era fiorente e si riforniva da più zone come, appunto, la città di egizia di Alessandria.