San Benedetto, vetrine per 5 minuti al buio per manifestare contro il caro-energia. Negozianti di Porto d'Ascoli stremati

San Benedetto, vetrine per 5 minuti al buio per manifestare contro il caro-energia. Negozianti di Porto d'Ascoli stremati
San Benedetto, vetrine per 5 minuti al buio per manifestare contro il caro-energia. Negozianti di Porto d'Ascoli stremati
di Stefania Serino
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Venerdì 4 Novembre 2022, 07:56 - Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 15:10

SAN BENEDETTO - Vetrine al buio contro il caro energia. Questa sera dalle 19.00 alle 19.05 luci spente in circa cinquanta negozi del quartiere centro di Porto d’Ascoli. Le super bollette stanno mettendo in ginocchio famiglie e imprese. Gli esercenti fanno sempre più fatica a far quadrare i conti a fine mese.

Non intendono tacere, né attendere ancora, vogliono piuttosto lanciare un segnale prima che sia troppo tardi perché sono troppe le attività che hanno dovuto già abbassare definitivamente le serrande. La protesta silenziosa arriva dal quartiere centro di Porto d’Ascoli dove l’associazione Pda Shopping Center che oggi conta circa 70 associati vuol richiamare l’attenzione delle istituzioni come pure del quartiere su quella che gli economisti chiamano permacrisi. 

Quasi cinquanta attività chiuse nel giro di due anni: «Dallo scoppio della pandemia - spiega il portavoce dell’associazione Davide Portelli - in questo quartiere abbiamo contato quarantasei attività chiuse. Sono esercizi che avevano già subito gli effetti del Covid, commercianti che poi hanno dovuto far fronte al caro bollette. Non vorremmo che a fine anno se ne aggiungano altre». Da qui l’iniziativa per scongiurare il peggio: « Chi è rimasto sul mercato sta soffrendo a causa del caro energia, temiamo che entro il 31 dicembre altri negozi possano abbassare definitivamente le serrande». 

I negozianti che hanno scelto di aderire all’iniziativa sono circa una cinquantina tra via Mare, via Toti e via Turati, in pratica le vie principali del quartiere di Porto d’Ascoli Centro. Ci sono poi alcuni commercianti di quartieri vicini ce hanno deciso comunque di partecipare. Le luci dei negozi rimarranno dunque spente per cinque minuti anche per ricordare quanto sia importante tenere viva l’anima di un quartiere: «Se si spengono i negozi il quartiere muore poiché anche il commercio determina la vita sociale di una comunità». 

«I rincari energetici incidono sulle bollette che sono quasi triplicate - spiega Alfredo Zappasodi - noi oltre ai macchinari per la pasta usiamo anche il forno, inoltre i prezzi delle materie prime sono aumentati. Continuiamo a lavorare come possiamo e nonostante tutto non abbiamo alzato i prezzi dei nostri prodotti. Bisogna lottare ma non è così facile. Ci sono attività che chiudono perché già erano in difficoltà prima con la concorrenza della grande distribuzione. Finché possiamo andremo avanti ma non è semplice far quadrare i conti». 

Nonostante la crisi Babbo Natale tornerà ad incantare grandi e piccini a Porto d’Ascoli Centro. Ancora da definire i dettagli ma il Natale è salvo: «Ci sarà certo - assicura Portelli - stiamo solo cercando di limare gli ultimi dettagli quindi a breve avremo un quadro più chiaro di quello che sarà il programma». 

Sulle luminarie invece gli associati si sono già confrontati in una recente assemblea e hanno già fatto sapere al Comune che non riusciranno a sostenere spese ulteriori per quest’anno: «C’è la volontà di non aderire per una questione di costi - conferma Portelli - la posizione in zona è questa purtroppo per quest’anno non riusciremo a sostenere tali spese».

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