Alla faccia del coprifuoco: vandali padroni della città. Imbrattata una intera via

Alcune delle scritte in via Marsala
Alcune delle scritte in via Marsala
di Emidio Lattanzi
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Martedì 1 Dicembre 2020, 14:30

SAN BENEDETTO - I vandali continuano ad infischiarsene del coprifuoco e, questa volta, se la sono presa con muri e serrande. Nella notte tra venerdì e sabato infatti qualcuno si è divertito a portare a termine un lavoro che, di certo, non ha tenuto i teppisti occupati poco tempo. 

 

Sono infatti state imbrattate numerose serrande di negozi e attività varie che si trovano lungo via Marsala, nel tratto della strada che attraversa il quartiere di San Filippo Neri. In alcuni casi i vandali si sono concessi il lusso di utilizzare più colori toccando, oltre alle saracinesche metalliche, anche i muri. Un’operazione che li ha costretti a rimanere fermi per parecchi minuti nello stesso punto senza che nessuno sentisse nulla o se ne accorgesse. Una cosa che ha dell’incredibile. 

A denunciare la situazione è Sisto Bruni, che vive nel quartiere e che ricopre il ruolo di presidente del circolo di Legambiente “Lu Cucale”. «Sono quasi 8 anni - afferma Bruni - che Legambiente denuncia lo stato di disagio giovanile che imperversa nella nostra città. L’amministrazione ha messo le telecamere solo al centro per arginare il problema, ma questo tipo di degrado non si combatte solo con le telecamere, bisogna coinvolgere i servizi sociali e capire il motivo del gesto di questi giovani allo sbando. Se questi fenomeni ancora accadono significa che quello che si sta facendo è inutile sempre che si stia facendo qualcosa. 

Eppure, come scritto nelle varie denunce fatte all’amministrazione, basta solo attivare un’indagine perché ogni “graffito” è una firma dell’autore, basta solo cercare sui social chi è stato». I vandali continuano insomma a colpire malgrado il divieto di essere in strada dopo le 22. È di pochi giorni fa, ad esempio, il raid teppistico contro i monumenti che si trovano al molo Sud. Il monumento al Gabbiano Jonathan, una delle strutture maggiormente rappresentative della città, per la quale sono state più volte denunciate le condizioni di degrado del basamento e dell’area circostante, era infatti stato preso di mira da qualcuno che infatti lasciato una scritta a caratteri cubitali riuscendo, se possibile, ad aumentare lo stato di abbandono e fatiscenza in cui versa la struttura realizzata nel 1986 dall’artista Mario Lupo. 

Stessa cosa era accaduta al monumento alla Vela di monsignor Sciocchetti, che si trova a poche decine di metri di distanza, sempre lungo la passeggiata. Quegli sfregi erano comunque stato puliti il giorno successivo. E ancora, pochi giorni prima era stato vandalizzato il cantiere dell’hotel Garden. Qualcuno si era “divertito” a buttare giù le transenne della recinzione sul lato orientale del cantiere in viale Buozzi. Questa mattina, di buon’ora, mezza carreggiata del corso era invasa da quelle transenne abbattute. Infine, più o meno nelle stesse ore, sempre al molo Sud qualcuno aveva divelto alcuni lampioncini dell’illuminazione lanciandone uno tra gli scogli. Ancora gli operai del Comune al lavoro e altre spese e nessuno vede.
 

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