San Benedetto, i vandali scatenati
non si fermano davanti all'arte

La statua del Principe di Paolo Consorti
La statua del Principe di Paolo Consorti
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Mercoledì 1 Maggio 2019, 06:05
SAN BENEDETTO - Uno sfregio alla cultura e al mondo della disabilità. L’ultimo atto vandalico nel centro rivierasco ha colpito il «piccolo» Principe dall’artista sambenedettese Paolo Consorti. La riproduzione in miniatura posta sul basamento completo di informazioni in linguaggio braille è stata staccata. Il tutto non lontano dall’occhio delle nuove telecamere installate in viale Secondo Moretti. La fontana collocata in via Cairoli è caratterizzata dalla scultura di Consorti realizzata in mosaico policromo e fusione in bronzo. L’opera è intitolata ‘’Principe’’ e raffigura un grande bambino alle prese con un serpente. Una scena che suggerisce l’idea dell’esaltazione della purezza rispetto a quanto di oscuro porta con sé l’immagine del serpente. Accanto all’opera era stata installata la rappresentazione in miniatura della scultura completa di informazioni riportate in linguaggio braille. I non vedenti toccando la piccola scultura potevano rendersi conto della sua forma e conoscere i dettagli della creazione artistica. Vandali senza scrupoli hanno deturpato un angolo di cultura nel salotto cittadino privando i non vedenti della possibilità di poter ammirare le opere artistiche presenti in città. 
In viale Secondo Moretti dove sono state installate le prime telecamere questo è solo l’ultimo degli atti vandalici che si registrano, basta infatti spostarsi di qualche metro per osservare come siano stati staccati pezzi decorativi sulla parte posteriore dell’opera in bronzo «Il Saluto di Ubu» di Enrico Baj che richiama ad un lavoro teatrale di Alfred Jarry, fondatore della Patafisica. Ubu, dalla sua postazione in Largo Pietro Micca saluta tutti, turisti e residenti, è lì per offrire un segno di benvenuto e invece ha subìto l’azione incivile da parte di ignoti. I vandali non hanno risparmiato neppure la statua «To see through is not to see into» di Mark Kostabi, L’umanoide con la finestra aperta sul cuore è il simbolo di un’umanità che rischia l’omologazione. Ebbene anche questo angolo artistico è stato privato del percorso sensoriale dedicato a non vedenti ed ipovedenti. Imbrattata poi la fontana che ospita ‘’Allegro’’ l’opera di Ugo Nespolo in viale Secondo Moretti, il basamento è stato rovinato da writers senza scrupoli, come già accaduto per la mostra permanente «Mare Bunazz» dedicata alla tradizione della marineria sambenedettese. Insomma una scia senza fine di inciviltà.
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