Vacanze in appartamenti fantasma: cresce senza soste il numero delle vittime truffate

Vacanze in appartamenti fantasma: cresce senza soste il numero delle vittime truffate
Vacanze in appartamenti fantasma: cresce senza soste il numero delle vittime truffate
di Emidio Lattanzi
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Lunedì 21 Giugno 2021, 08:05

SAN BENEDETTO In un caso è stato il gestore di uno stabilimento balneare ad evitare, al malcapitato villeggiante, il viaggio a vuoto. Altre volte sono state le forze dell’ordine a trovare, in extremis, una sistemazione alternativa e “legale”. Ma il problema c’è ed è per questo che è necessario prestare la massima attenzione. Tornano le truffe degli appartamenti per le vacanze che, già nelle ultime due settimane, hanno fatto più di una vittima. 


Il meccanismo purtroppo è noto. Il turista, proveniente da centinaia di chilometri di distanza, affitta un appartamento un Riviera rispondendo ad un annuncio attraverso le varie piattaforme che favoriscono l’incontro tra domanda e offerta. In questo caso si tratta di uno dei più comuni siti dove si vende di tutto. Il (finto) padrone di casa sembra avere tutte le carte in regola: documenti, foto interne ed esterne dell’abitazione, contratti pronti per essere sottoscritti, indicazioni e persino un profilo social. Tutto in regola tanto da versare, come prassi vuole, la caparra solitamente tra il 25 e il 30 percento della cifra totale. 

Eseguito il bonifico ecco che arriva il momento della partenza. Arrivati in Riviera si presentano di fronte all’abitazione e qui iniziano i problemi. Perché l’appartamento in questione si trova all’interno di una abitazione che esiste davvero. Il problema è che i veri padroni di casa sono completamente ignari del fatto che qualcuno avesse messo in affitto la propria abitazione. Così iniziano i guai e le chiamate alle forze dell’ordine. Perché dopo i primi tentativi di contattare il venditore, che naturalmente è diventato uccel di bosco con la sua carta prepagata collegata all’Iban del bonifico, si finisce immancabilmente per denunciare il raggiro. La caparra è persa ma la vacanza, almeno quella, gli aspiranti turisti vorrebbero farla ugualmente. Così, presentata la denuncia, con esilissime speranze di recuperare il maltolto, inizia il lavoro per recuperare qualche stanza a tempi di record. 

In una occasione la truffa, a San Benedetto, è stata sventata da un concessionario di spiaggia che dopo il racconto ha preferito restare anonimo, al quale, pochi giorni fa prima di partire, i turisti si erano rivolti per prenotare ombrellone e sdraio per tutto il tempo della loro permanenza.

Gli hanno detto che sarebbero stati in vacanza proprio nella villetta che si trova di fronte al suo chalet. Lì sono iniziati i dubbi dell’operatore turistico. «Conosco i proprietari della casa - ha detto - e non mi risulta che la affittino per le vacanze». 

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