Derby del mattone con Ascoli, il costruttore Massi: «Fate lavorare anche i sambenedettesi che pagano le tasse qui»

L'area nel quartiere San Pio X a San Benedetto del Tronto
L'area nel quartiere San Pio X a San Benedetto del Tronto
di Alessandra Clementi
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Martedì 29 Marzo 2022, 07:55

SAN BENEDETTO - «Fate lavorare anche i costruttori sambenedettesi che pagano le tasse in questo Comune». Scoppia il derby del mattone. L’appello arriva da Vittorio Massi dell’impresa di costruzioni Saxa, che attualmente ha diversi interventi in itinere sulla città a partire dal complesso residenziale che si affaccia sull’oasi naturalistica della Sentina, il quale lamenta una presenza preponderante nell’edilizia da parte di costruttori ascolani.

La concorrenza
Non solo calcio, ma la concorrenza tra Ascoli e San Benedetto corre anche sui binari dell’edilizia. La polemica nasce a fronte dei continui cantieri e progetti sul territorio sambenedettesi proposti e portati avanti dalle imprese ascolane basti pensare all’impresa Catalini che ha realizzato la palazzina lungo via Dari ex edificio del ghiaccio oltre ad avere la progettazione in itinere per l’ex Cinema delle Palme, così l’impresa Gaspari che sta lavorando su diverse realtà residenziali e non ultima la Fiorilli che ha rilevato diverse ex proprietà Sipa sia nella zona di Pio X che l’incompiuta in piazza Kolbe dove verrà realizzata la sede per i vigili.

A fronte di questi interventi Massi, che per la variante Remer ha sborsato oltre tre milioni di euro nelle casse comunali sambenedettesi, tuona: «Anche noi vorremmo essere messi in condizione di lavorare. Personalmente sono anni che attendo risposte per le lottizzazioni che ho nella zona di San Pio X.

Sono dieci anni che attendo. Ci siamo anche noi, devono essere considerati anche gli altri costruttori. In fondo da anni sborsiamo denaro a favore di questo territorio attraverso le monetizzazioni e gli oneri di urbanizzazione. Quando il Comune rilascia permessi a costruire si ricordasse anche delle ditte locali a cominciare dalla mia, altrimenti noi siamo destinati a rimanere a guardare». 


La richiesta
Il riferimento del titolare della ditta Saxa è per le lottizzazioni nella zona a ovest dell’area di Pio X a ridosso della palestra dell’Agraria che attendono di essere sbloccate, non rientrando nel Piano particolareggiato di Marina di sotto. «Da anni sono congelato su San Pio X- spiega Massi – a causa dell’articolo 150, ritrovandomi un muro di fronte a una strada che mi impedisce di proseguire con l’edificazione». Sulla stessa situazione la ditta di costruzioni di Piergallini & Pignotti. Tutto è rimasto bloccato dal momento che l’amministrazione comunale non ha portato avanti la variante urbanistica presentata nel quartiere Marina di sotto e intanto quell’area rimane brulla, con verde incolto, tanto che la stessa palestra è attorniata da degrado. Gli studenti della media Curzi spesso trovano anche difficoltà ad accedervi, soprattutto nei giorni di pioggia in cui diventa un acquitrino. Non a caso ci sono strade fantasma che iniziano e si interrompono nel verde proprio perché i privati non hanno potuto ancora intervenire. Da qui la richiesta di varianti per poter intervenire, al più presto, sia a livello residenziale che di servizi per la comunità.

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