Il 30 aprile scade l'occupazione extra del suolo pubblico. I commercianti: «Lasciateci i dehors per quando riapriremo»

Il centro di San Benedetto vuole tornare a vivere
Il centro di San Benedetto vuole tornare a vivere
di Alessandra Clementi
3 Minuti di Lettura
Sabato 3 Aprile 2021, 08:25

SAN BENEDETTO - «In inverno ci avete fatto tenere chiusi almeno permetteteci di lavorare al meglio in estate». Grido di dolore che arriva dagli operatori, i quali vedono avvicinarsi il termine del 30 aprile quando non potranno più usufruire dell’occupazione extra di suolo pubblico del 100%.

Da parte dell’amministrazione comunale c’è un pressing sul Governo al fine di strappare un ulteriore rinvio a questa scadenza.


La richiesta
La stagione estiva si avvicina e i commercianti non possono che sperare in una ripresa dopo un anno difficilissimo. Una ripresa che passa anche attraverso la somministrazione e quindi l’impiego dei dehors. Il 30 aprile scade il termine ultimo entro cui bar e ristoranti possono usufruire dello spazio extra, pari al 100% della propria attività, da occupare anche a qualche metro di distanza dal proprio locale per poter installare ombrelloni, tavolini e sedie. Si tratta di una misura concessa dal Governo per favorire l’occupazione di suolo pubblico ma soprattutto per concedere maggiore spazio e quindi poter garantire il distanziamento. Al riguardo l’assessore al commercio Filippo Olivieri afferma: «Il Governo ci chiede di rispettare il distanziamento ma deve dare anche l’opportunità per garantire maggiori spazi, per questo chiederemo a gran voce di concedere una proroga fino alla fine dell’anno». 

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La proroga
Nel frattempo la tassa per l’occupazione di suolo pubblico (Tosap) gratuita, nell’ultimo decreto, è stata prorogata fino al 30 giugno proprio per venire incontro agli operatori. «Ho tenuto una riunione con le associazioni di categoria – spiega Olivieri – dove hanno evidenziato queste preoccupazioni, di conseguenza ho sollecitato il partito di Forza Italia affinché riporti questo tema sui tavoli romani.

Vogliamo portare avanti una voce unica. Dal momento che l’emergenza continua è giusto che vengano concesse delle proroghe. In fondo anche lo spazio extra concesso, in questi mesi non è stato utilizzato e non può essere tolto proprio ora che inizia la stagione. È comunque un punto su cui stiamo lavorando per accogliere le istanze dei commercianti». 


Più aperture che chiusure
L’ufficio commercio del Comune ha stilato un report da cui emerge che, nonostante l’anno di pandemia, siano state maggiori le aperture delle attività rispetto alle chiusure. Aperture che riguardano in particolare ristoranti e bar, quindi l’enogastronomia che ha la meglio su vestiario e gli altri generi merceologici perché è un settore che non tramonta, soprattutto ora che ci sarebbe una gran voglia di tornare a pranzare fuori e a organizzare aperitivi con gli amici nei locali de centro. Situazione che era emersa anche lo scorso anno all’indomani del lockdown e così quest’anno, nonostante il periodo sia stato più lungo, con tante attività aperte in più rispetto a quelle in cui sono state abbassate le saracinesche, ma emerge una voglia di investire da parte degli imprenditori sambenedettesi che non si arrendono davanti alla pandemia.

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